Questa mattina all’incontro in prefettura per le sorti della Gianetti Fad Wheel di Ceriano Laghetto, chiusa improvvisamente da sabato pomeriggio, con il contestuale licenziamento di 152 lavoratori, si è presentato anche l’amministratore della società Goran Mihailovic, insieme con i sindacalisti e il sindaco di Ceriano Laghetto, Roberto Crippa.
Le posizioni sono al momento molto distanti: i rappresentanti dei lavoratori chiedono l’immediata ripresa delle attività in azienda, dove tra l’altro è presente un quantitativo ingente di materia prima da lavorare e di prodotti finiti da consegnare, mentre dall’altra parte, la proprietà, del fondo d’investimento tedesco Quantum Capital partners è intenzionata a chiudere e licenziare, pur avendo concesso, a metà riunione, una disponibilità a continuare la trattativa.
Una situazione che non piace per nulla ai lavoratori, presenti anche oggi in presidio davanti alla fabbrica, dove hanno trascorso già 4 notti e si apprestano a trascorrerne una quinta, sotto il tendone montato dalla Protezione civile. Domani altre due riunioni in programma, una nella sede di Assolombarda, l’altra con Regione Lombardia, da remoto.
I lavoratori sono determinati: “O si ritirano i licenziamenti oppure in fabbrica non entra nessuno”. Il sindaco Roberto Crippa ha richiamato l’azienda al rispetto delle regole, ricordando che il caso Gianetti di Ceriano rischia di fare da apripista ad una serie di altre situazioni analoghe con ripercussioni sociali gravissime.
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