A Limbiate vivono i genitori di Luca Attanasio e la sorella e a Limbiate lui, ambasciatore italiano in Congo ucciso questa mattina in un agguato tornava spesso, ogni volta che i suoi incarichi diplomatici glielo consentivano. Nato all’ospedale di Saronno nel 1977, Attanasio aveva passato la sua gioventù a Limbiate.
Proprio a Limbiate, nel 2015, aveva voluto ripetere il rito con cui si era unito in matrimonio a Zakia Seddiki, donna di origine marocchina , che aveva conosciuto durante il suo incarico diplomatico a Casablanca in Marocco e da cui ha avuto tre figli.
A Limbiate lo conoscevano in molti, qui aveva frequentato la scuola media Verga, si era impegnato all’oratorio San Giorgio prima di intraprendere una strepitosa carriera diplomatica che lo ha portato lontano da casa. Aveva ricevuto anche l’onoreficenza della città, consegnatagli dall’allora sindaco Raffaele De Luca. Ancora adesso, benchè fosse spesso lontano e impegnato in molte complicate questioni internazionali, Luca Attanasio si interessava della sua città e si teneva in contatto con amici consiglieri comunali e con il sindaco Antonio Romeo, che recentemente si era congratulato in forma pubblica con lui, a nome della città per il riconoscimento internazionale che aveva ricevuto come operatore di pace.
“L’ultimo messaggio che mi ha mandato -racconta profondamente turbato il sindaco Romeo – è di venerdì scorso, alle 18,06, appena appreso che il Comune è diventato proprietario della Villa Medolago. Era un suo sogno. Era orgogliosissimo della sua città, così come Limbiate era e sarà sempre orgogliosa di lui”.
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