Due condanne per omicidio colposo a seguito del decesso di un operaio di Limbiate morto in cantiere a Cesano Maderno, nel luglio del 2018, dopo essere rimasto schiacciato tra una grata e la piattaforma area su cui stava lavorando e che si era ribaltata.
Operaio di Limbiate morto sul lavoro: condanne più dure della richiesta
Giovanni Spagnoli, 51 anni, era il nome dell’operaio morto per essere rimasto schiacciato durante un’operazione di lavoro a Cesano Maderno. Per la quale ora il Tribunale di Monza ha detto che a rispondere del suo decesso saranno il titolare dell’azienda appaltatrice affidataria dei lavori e il responsabile dell’azienda di noleggio della piattaforma. Due condanne a 2 anni e mezzo di reclusione in primo grado, con la pena decisa dal giudice più alta rispetto a quella di 2 anni ciascuno chiesta durante il dibattimento dalla Procura. I familiari della vittima di Limbiate si sono costituiti parte civile e hanno ottenuto il diritto ad avere un risarcimento.
Operaio di Limbiate morto: il ricorso in appello
La causa dell’infortunio mortale è stata addebitata all’assenza di un altro operaio a terra, che avrebbe potuto bloccare la piattaforma evitando l’incidente. Durante il processo era stato ascoltato anche un tecnico di Ats Brianza. Gli imputati hanno già fatto sapere di ricorrere in appello, negando ogni responsabilità.
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