Sette anni senza il tram da Limbiate a Comasina stando al piano Atm: è il rischio paventato dai comitati di pendolari che chiedono a Regione e Comune di Milano di cambiare il piano e intervenire subito per far ripartire la linea.
Mauro Anzani, Michele Reggiani e Jacopo Stocco, per il comitato Utenti trasporto pubblico e il gruppo Salviamo il tram della Comasina, sono firmatari di un lungo e articolato comunicato in cui contestano il piano presentato da Atm, accusata di avere alzato un “muro di gomma” contro le loro proposte alternative.
In particolare, i rappresentanti dei pendolari, che si battono per il ripristino del servizio tram che corre lungo la Comasina, attraversando Limbiate, Senago, Varedo, Paderno Dugnano e Cormano, contestano i dati forniti dall’Azienda dei trasporti di Milano sui tempi necessari per un ripristino temporaneo e parziale del servizio, da Varedo al capolinea M3 Comasina.
Tram Limbiate-Comasina: possibile riattivarlo in tempi rapidi da Varedo
“Nello studio (presentato da Atm) sono previsti 9 mesi di tempo per il ripristino della linea ma i lavori veri e propri durano 4 mesi. Il resto sono progettazioni” -scrivono i comitati.
“Tenuto conto che i lavori sarebbero effettuati in house da Atm, che è una azienda partecipata al 100% del Comune di Milano (non ci sarebbe quindi una gara d’appalto), ci chiediamo se sia proprio necessario produrre un progetto definitivo. Si risparmierebbero 3 mesi che non sono pochi”.
“La nuova linea -prosegue la nota dei comitati- entrerebbe in esercizio a settembre 2029 con un ritardo di 19 mesi rispetto all’avvio del maxi cantiere senza ripristino parziale, perché si comincerebbe la riqualificazione dal lotto 2 (Varedo-Limbiate). Questo ritardo però sarebbe compensato dal mantenimento dell’esercizio tranviario da Milano a Varedo per 2 anni e 9 mesi (33 mesi), con la possibilità di avere altri mesi di apertura della linea in caso di ritardi nella gara o nei lavori del secondo lotto (Varedo-Limbiate). Infatti la vita utile della linea ripristinata è stimata in 36 mesi che potrebbero diventare qualcuno in più.
Pur aprendo la nuova linea dopo ci sarebbe un minor periodo di assenza del tram, cioè 53 mesi anziché i 67 dell’altro scenario, che nel frattempo sono già diventati 69”. “Il ripristino della tranvia -prosegue la nota di Anzani, Reggiani e Stocco- è un “paracadute” contro i probabili ritardi della nuova opera”.
Per il ripristino della linea di tram da Varedo a M3 Comasina servono 6 milioni di euro
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il ripristino parziale e temporaneo della linea del vecchio tram, avrebbe un costo stimato di 6 milioni di euro e il Comune di Milano aveva già messo le mani avanti paventando il rischio di contestazione per danno erariale, visto che si tratterebbe di lavori che verrebbero poi di fatto resi vani dal nuovo maxi cantiere. “Ma si dovrebbe anche tener conto di altri paramenti come la riduzione del periodo del servizio con autobus, con un servizio migliore e più celere per l’utenza e conseguente maggior benessere e la riduzione degli inquinanti emessi dagli autobus in una zona già fortemente segnata dall’inquinamento da traffico e la riduzione del congestionamento del traffico”.
Tram, le richieste del comitato a Comune di Milano e Regione Lombardia
Le conclusioni del comitato per il rilancio della linea del tram sono chiare. “Non si perda ulteriore tempo e che si prenda la decisione di ripristinare il servizio tranviario tra Milano e Varedo.
Al Comune di Milano (in particolare al Sindaco Metropolitano Giuseppe Sala che ci aveva dato speranze in questo senso) chiediamo di dare incarico alla sua partecipata ATM di predisporre il progetto per arrivare il più presto possibile all’effettuazione dei lavori necessari.
Alla Regione Lombardia (in particolare all’Assessora Claudia Terzi che si è sempre detta favorevole al ripristino del tram) chiediamo di stanziare i 6 milioni necessari per i lavori e di coordinarsi con il Comune di Milano ed ATM per lo svolgimento degli stessi.
Le Istituzioni devono collaborare. Ci sembra che finora ciò non sia avvenuto. Ci piacerebbe che entro Natale si prendesse questa decisione”.
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