Cancro, dall’Irccs San Gerardo e dall’Università Bicocca di Milano un metodo alternativo per diagnosi e terapie
Affinare la comprensione dei meccanismi evolutivi dei diversi tipi di cancro per ottenere diagnosi e terapie sempre più mirate: è questo l’obiettivo del nuovo metodo RESOLVE, messo a punto da un gruppo multidisciplinare dell’Università di Milano-Bicocca. La tecnica analizza le firme mutazionali, schemi ricorrenti di mutazioni nel DNA che raccontano la “storia” dei danni subiti dalle cellule tumorali e ne rivelano origine e modalità di sviluppo.
Metodo Resolve studiato dai ricercatori della Bicocca per analizzare le firme mutazionali in diversi tipi di cancro
Rispetto ai metodi esistenti, RESOLVE (Robust EStimation Of mutationaL signatures Via rEgularization) consente una rilevazione più precisa delle firme, una stima più affidabile della loro importanza nei singoli pazienti e la possibilità di classificare i tumori in sottotipi molecolari, aprendo nuove prospettive per la medicina personalizzata.
Il metodo è stato descritto nell’articolo “Comprehensive analysis of mutational processes across 20 000 adult and pediatric tumors”, pubblicato su Nucleic Acids Research.
Il progetto è stato coordinato da Daniele Ramazzotti (Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori), con Marco Antoniotti, Alex Graudenzi, Rocco Piazza, Luca Mologni e Giulio Caravagna dell’Università di Trieste. Nel team anche Matteo Villa, Federica Malighetti, Luca De Sano, Alberto Maria Villa, Nicoletta Cordani e Andrea Aroldi.
Analizzando circa 20.000 genomi tumorali adulti e pediatrici, i ricercatori hanno individuato poche firme mutazionali dominanti, legate a processi biologici noti – come invecchiamento, fumo o difetti nella riparazione del DNA – e associate a prognosi diverse.
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