Negli ultimi giorni non si fa che parlare della clamorosa ammissione da parte del Pentagono dell’esistenza degli Ufo.
A rivelare la notizia è stato addirittura il New York Times.
Notizia che si è diffusa poi in modo virale sia sul web che sulle principali testate giornalistiche cartacee.
Il Pentagono avrebbe ammesso l’esistenza degli Ufo, e anche l’ideazione di un progetto per indagare su un possibile contatto con gli alieni.
Il programma sarebbe stato inaugurato nel 2007, e interrotto nel 2012, ma secondo molti sarebbe ancora operativo, grazie agli studi sugli avvistamenti avvenuti in ambito militare.
La notizia partirebbe dalle dichiarazioni di due ufficiali statunitensi, David Fravor e il tenente comandante Jim Slaight, che nel 2004 stavano pattugliando le acque del Pacifico, e che affermarono di aver avuto un contatto con gli alieni.
Le dichiarazioni sarebbero queste: “I radar registrarono la presenza di “oggetti volanti che apparivano all’improvviso ad 80.000 piedi di altezza, si tuffavano in direzione dell’oceano e poi si fermavano d’un tratto all’altezza di 20.000 piedi. Quindi, come erano apparsi, sparivano”.
Insomma, l’argomento Ufo affascina davvero tutto il mondo, tra “bufale” incredibili, episodi e avvistamenti non ancora completamente spiegati.
Tra tutto questo esiste però un’unica certezza: esiste la prima Università di Ufologia.
Ebbene si, l’università in questione si trova in Turchia, presso l’istituto di Akdeniz, dove è stato ideato un corso di studi di Ufologia ed Esopolitica, per tutti gli amanti del mondo extraterrestre.
Le materie e gli argomenti affrontati nel corso di laurea sono principalmente legati alla possibilità di un’invasione aliena: diplomazia intergalattica, comunicazione con gli alieni, ma anche approfondimenti storici sulle presunte coperture governative sull’argomento e i vari “complotti” che si sono verificati nel corso della storia, compreso il fantomatico gruppo MJ12, pronto a proteggere l’interesse nazionale degli Stati Uniti e nascondere le informazioni riguardanti gli extraterrestri, insabbiando informazioni ed episodi di avvistamenti.
Insomma, tanto vale credere ancora a Babbo Natale.
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