Stop a superbonus e altri incentivi con sconto in fattura e cessione del credito. Il Governo ha deciso con un atto urgente ed immediatamente esecutivo, di interrompere lo strumento della cessione del credito e dello sconto in fattura per il superbonus e tutti gli incentivi in materia di ristrutturazioni edilizie. Resta in vigore solo il sistema delle detrazioni fiscali, che consente ai beneficiari di ricevere uno “sconto” equivalente al bonus, da scalare in 4, 5 o 10 anni, a seconda del tipo di incentivo, dall’Irpef.
Il secondo articolo del Dl “Misure urgenti in materia di cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali” emanato giovedì dal Governo è chiaro: “Dall’entrata in vigore del decreto per gli interventi legati ai bonus edilizi non potranno più essere utilizzate le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito al posto della detrazione. Fanno eccezione gli interventi per cui sia già stata presentata la Cila prima dell’entrata in vigore del decreto”.
Addio sconto in fattura e cessione del credito per le ristrutturazioni edilizie
L’intervento, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, “è una misura di impatto ma necessaria per bloccare gli effetti di una politica scellerata utilizzata anche in campagna elettorale”. Con un ammontare dei crediti arrivato a circa 110 miliardi. Una politica “che ha prodotto un beneficio per alcuni cittadini ma ha posto in carico a ciascuno italiano un onere di 2000 euro a testa”
Dal 17 febbraio non si può più ottenere sconto in fattura o cessione del credito per superbonus
Dal 17 febbraio quindi non esiste più la possibilità di cedere il credito o di avere lo sconto in fattura. Il Superbonus, che dal 2023 è passato dal 110% al 90% per tutti, rimane comunque in vigore, ma per chi non ha già deliberato e presentato la Cila, rimarrà solo come detrazione in 4 anni. Per gli altri c’è tempo fino al 31 marzo per comunicare le cessioni del credito e gli sconti in fattura fatti nel 2022.
Già a fine 2022 il Superbonus era stato ridimensionato con la riduzione della detrazione da 110% a 90% per i lavori iniziati dopo il 1° gennaio 2023.
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