Per il prossimo compleanno sapete che cosa potete regalare ai vostri figli o ai vostri nipoti? Un bel mappamondo. Sì, ve lo ricordate? Quella sfera colorata con la lucina dentro, che gira e ci fa capire dove si trovano tutti i Paesi del mondo. Voi mi direte che, con Internet e i computer, ormai il mappamondo non serve più. E qui casca l'asino: il mappamondo, se ce l'hai in camera o sulla scrivania, lo guardi, perché ti incuriosisce, ti ammalia, e così impari. Se accendi un computer, hai miliardi di cose diverse da vedere e alla fine perdi il tuo tempo su Facebook o con i videogiochi: hai mille mappe del mondo ma non ne guardi nessuna e non impari nulla.

Ma perché proprio il mappamondo? Perché i giovani italiani non sanno nulla di Geografia, la scuola non insegna loro quasi nulla. Io lo vedo ogni giorno: mi capita spesso, per ragioni personali, di parlare della Repubblica Ceca. La gente dai 40 anni in su la chiama ancora Cecoslovacchia (che non esiste più da vent'anni) e più o meno sa dove si trova, perché lo aveva imparato a scuola. I ragazzi di oggi (quasi tutti) non sanno assolutamente dov'è, addirittura più volte ho sentito chiedere se sia sul mare. Non vi basta? Fate un'altra prova: chiedete a un giovane fresco di scuola dove si trova il Kazakistan, una delle nazioni che stanno crescendo di più al mondo (ospiterà la prossima edizione di Expo); quando noi andavamo a scuola non esisteva ancora, è diventato indipendente 25 anni fa, per cui un ragazzo che ha appena studiato lo deve sapere. Provate a chiederglielo e poi… andate a comprargli un bel mappamondo.
Piero Uboldi
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