“La paura è che emerga una sensazione di onnipotenza nei delinquenti e una sensazione di impotenza nelle forze dell’ordine”. Così l’altro giorno un ufficiale che lavora nella nostra zona mi commentava con grande amarezza una nuova norma della riforma Cartabia entrata in vigore all’inizio dell’anno. Una norma che potrebbe toccare direttamente tutti noi e che va a rendere più problematica la vita dei cittadini onesti e più semplice quella dei delinquenti.
La norma è molto semplice: i delinquenti che commettono reati non sono più perseguibili d’ufficio dalle forze dell’ordine, come invece accadeva prima per molti casi, ma ci deve essere per forza la querela di parte della vittima. Se un ladro era fermato mentre rubava un’auto, prima veniva subito arrestato, adesso va lasciato libero se il derubato non fa subito denuncia. Se una persona viene minacciata anche pesantemente, il delinquente può essere perseguito solo se la vittima fa denuncia, ma se ha paura e non vuole esporsi, allora non si può più fare nulla.
Io ho la netta sensazione che in Italia si continui a essere troppo garantisti con chi viola la legge, a danno delle persone oneste: se un ladro vi entra in casa, non potete pubblicare sui social la foto del delinquente ripresa dalla vostra videocamera; se i Carabinieri inseguono un malfattore e questo nel fuggire cade e si fa male, i militari rischiano di finire nei guai; adesso addirittura se non c’è la querela di parte non si può più arrestare… E noi accettiamo tutto passivamente.
Piero Uboldi
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