Caro governo, io denuncio che tu stai gestendo in modo confuso l’emergenza Covid e a pagarne le conseguenze siamo noi cittadini. L’ultimo Dpcm è emblematico: proibisci a un figlio che vive fuori Lombardia di venire a trovare i suoi cari, però permetti a un ricco lombardo che ha la villa in Sardegna o in Toscana di andarci.

E poco importa se il lombardo arriva da una zona impestata di Covid: va lì, regioni gialle, e potrà andare al bar, al ristorante, nei negozi… Ti pare logico? E’ follia.
Caro governo, mi spieghi perché obblighi i ristoranti lombardi a stare chiusi dopo avergli imposto spese, distanziamenti e sanificazioni, poi vado in certi supermercati e trovo folle di gente che si accalca alle casse? Lì non ho mai visto un carabiniere entrare a controllare che sia rispettato il numero massimo di persone presenti, però ho visto i carabinieri multare quei ristoratori che venerdì hanno aperto per protesta. Perchè?
Caro governo, io dall’8 marzo conto giorno per giorno i casi Covid di un’infinità di comuni e regioni e sono certo che la zona di Milano oggi non è rossa, non c’è alcun dubbio! Perchè hai imposto il rosso? Perché non cominci a fare una divisione per province anziché per regioni, proprio come già fai a Trento e Bolzano?
Caro governo, perfino Galli ha detto che vaccinare chi ha già gli anticorpi non serve: perché ti ostini a farlo? Perchè non fai prima un bel test e vaccini solo chi gli anticorpi non li ha, mettendo in coda gli altri? In Lombardia arriveresti all’immunità di gregge in metà tempo, ci libereresti prima da questo incubo! Ho scoperto che in altri Paesi della Ue lo fanno, anche se i telegiornali di Stato ovviamente non lo dicono. Perchè non farlo anche da noi?
Caro governo, ti va bene che ho finito lo spazio, perché ne avrei tante altre…
Piero Uboldi
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