L’altro giorno mi telefona una signora e mi racconta che il portinaio del grosso condominio in cui lei vive
ha chiesto (giustamente!) l’aumento di stipendio. Perchè? Perchè al suo normale lavoro ne ha dovuto
aggiungere un altro assai impegnativo: ritirare (e poi consegnare ai destinatari) i pacchi che arrivano da
Amazon del miliardario Jeff Bezos. Pare che in quel grosso condominio composto da più scale nel corso
del 2024 siano arrivati la bellezza di cinquemila pacchi, più o meno 15 al giorno.
Io mi sono fermato a riflettere: se ipotizziamo che mediamente un pacco che riceviamo lo paghiamo 15
euro, vuol dire che un solo condominio in un anno ha speso su Amazon (o altri siti) 75mila euro, ossia il
fatturato di un piccolo negozio. Ciò vuol dire che, se tutto quel condominio non avesse acquistato in
Internet, in città ci sarebbe un negozio in più, una luce in più.
Se lo moltiplichiamo per il numero di condomini, avremmo delle città piene di negozi e negozietti. Che bello! Voi direte che su Amazon si risparmia, io vi rispondo che per Natale dovevo acquistare tanti regali: ho stabilito il budget, sono andato in giro per la mia città e ho acquistato nei negozi tutti (tutti!) i regali. Mi hanno fatto confezioni bellissime e non ho sforato il budget neppure di un euro.
Tornando al portinaio, è giusto che lui chieda l’aumento, ma perché lo deve pagare anche chi, per scelta o
per età, non acquista in Internet? Che se lo paghi Jeff Bezos, visto che fa un servizio per lui.
Piero Uboldi
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