Il 22 ottobre prossimo gli elettori di Lombardia e Veneto saranno chiamati alle urne per un referendum indetto da queste due regione. Molti cittadini cominciano a chiedersi di che cosa si tratti esattamente.
E’ bene spiegare che non è un referendum “scissionista”, ossia non chiede che la Lombardia e il Veneto si stacchino dal resto dell’Italia, come hanno invece chiesto nei rispettivi referendum Slovacchia, Scozia e Catalogna.
Ciò che chiede il “nostro” referendum è se i cittadini di Lombardia e Veneto vogliono avere più autonomia da Roma, sul modello delle regioni a statuto speciale (Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta, Friuli e Trentino Alto Adige).
In particolare, più autonomia nel poter spendere sul posto una maggior quota delle tasse che pagano i cittadini, anziché mandarle quasi tutte a Roma.
Il referendum è consultivo, ma, in caso di vittoria dei Sì, le due regioni avvieranno l’iter per chiedere a Roma uno “status” diverso da quello attuale.
Vediamo dunque qual è il quesito a cui dovranno dire Sì o No i lombardi: “Volete voi che la Regione Lombardia, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma della Costituzione?”.
L’articolo 116 prevede che lo Stato possa concedere “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia” alle regioni che ne facciano richiesta.
Piero Uboldi
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube