La guerra in Ucraina sta facendo emergere la crudeltà dei russi che, per vendicare un sabotaggio, bombardano e uccidono civili inermi, proprio come fecero i nazisti a Marzabotto e i tante altre località italiane.
Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di incontrare una mia amica russa, che vive in occidente e odia Putin, ma a settembre è stata dai suoi familiari in Russia. E mi ha raccontato la situazione che si sta vivendo là.
La prima cosa da sapere è che i russi hanno una visione completamente diversa della guerra rispetto a noi, poiché tv e social sono controllati dal potere, per cui passano solo le informazioni che vuole il governo. La mia amica ha la fortuna di conoscere entrambe le versioni e non ha alcun dubbio nel condannare Putin.
Però i suoi genitori (gente laureata e di cultura), che hanno solo le notizie russe, amano Putin e chiamano la loro figlia “ribelle”. Ma è la grande maggioranza dei russi a credere in Putin, sono convinti che la guerra sia colpa dell’Ucraina, che la Russia fosse in pericolo e che si sta difendendo.
Uccidendo i civili, ma questo loro non lo sanno. Le persone che di recente hanno protestato nelle strade russe sono poche, pochissime, perché chi protesta rischia la vita, rischia torture, rischia di perdere il lavoro… Non facciamoci illusioni, Putin oggi è saldamente al potere. Anche se è vero che migliaia di giovani hanno cercato di fuggire per evitare l’arruolamento. Ma pochi ci sono riusciti.
Piero Uboldi
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