Otto anni fa, nel 2007, fece grande scalpore in Formula 1 la notizia di uno spionaggio industriale che la casa inglese McLaren fece ai danni della Ferrari, utilizzando disegni e informazioni che erano stati “rubati” agli italiani. Scalpore e imbarazzo: gli onesti inglesi scoperti a “rubare” ai furbi italiani. Oggi, invece, tutti parlano della Volkswagen e del suo “trucco” per aggirare con un software i rigidi controlli sull’inquinamento delle auto. Noi italiani ci gongoliamo, perché di solito siamo noi quelli additati come furbi, imbroglioni o disonesti. Ci gongoliamo, è vero, ed è bello: se fosse stata la Fiat ad adottare quel trucco tecnologico, ci avrebbero riversato addosso montagne di fango da ogni angolo del mondo.

Tuttavia è bene che noi italiani teniamo i piedi ben saldi per terra e non commettiamo l’errore del bidè. Sì, il bidè, quell’aggeggio comodissimo che noi usiamo in bagno, mentre molti popoli del nord non lo usano (e non si capisce mai bene come facciano…). Più di una volta ci è capitato di sentire persone italiane dire che noi siamo culturalmente superiori ai “nordici” perché usiamo il bidè. E’ a dir poco ridicolo, perché il bidè ci arriva dal passato, quando davvero eravamo un popolo “superiore”. Oggi, bidè a parte, siamo stati superati sotto molti, troppi aspetti.
I tedeschi, dunque, si cospargano il capo di cenere e imparino a essere più umili, ma noi non facciamo i presuntuosi: se vogliamo essere meglio di loro rimbocchiamoci le maniche e dimostriamogli con i fatti, non con i bidè, di che pasta siamo fatti.
Piero Uboldi
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