Io odio le maiuscole. Se becco quello che le ha inventate, gliene dico quattro. E’ una questione personale, perché quando scrivo gli articoli a computer (e ne scrivo tanti, credetemi) mi capita spesso di battere intere frasi col tasto della maiuscola inserito, senza accorgermi. Frasi che poi devo cancellare e riscrivere da capo. Se le maiuscole non esistessero, vivrei davvero meglio.
Ma non è solo una questione personale: mi volete spiegare a che cosa servono le lettere maiuscole? Se ci pensate bene, a niente. Vivremmo benissimo anche senza.
I cultori dell’Italiano doc (o Doc?) potrebbero obiettare che, se usate correttamente, le lettere maiuscole danno un tocco di raffinatezza alla scrittura.
Ma, dato che nessuno (nessuno!) insegna l’uso corretto delle maiuscole, a cosa serve usarle? Il risultato è che vengono utilizzate solo per dare squallida pomposità agli scritti. Chi l’ha detto, per esempio, che Dottore si deve scrivere maiuscolo? E’ orribile, è pacchiano. E quanti miliardi di volte in una frase si legge “Via Roma”, con la V maiuscola? Ma perché mai? “Via” è un banalissimo sostantivo, va minuscolo!
E che dire del Presidente? In teoria, se proprio vogliamo esagerare, andrebbe con la maiuscola solo quando si parla di Mattarella, ma qui si scrive “Presidente” anche quando si parla di una bocciofila! E poi Sindaco, Assessore, Cavaliere, Avvocato, Manager, Ingegnere… Mamma mia, che inutile pomposità…!
Io sono convinto che il mondo sarebbe un po’ migliore e meno classista se le maiuscole non esistessero. A meno che decidiamo davvero di insegnarne il corretto uso. Ma è un’utopia.
Piero Uboldi
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