Che cosa si nasconde dietro gli attentati terroristici che periodicamente scuotono le nostre vite? Che cosa si nasconde dietro le guerre che si scatenano subito dopo quegli attentati? Se guardate bene, si nasconde il mal di stomaco. Sì, il mal di stomaco di noi gente normale, noi che siamo tutto sommato gente onesta che crede ancora ai giornali nazionali e alle televisioni. Perché quello che c’è dietro agli attentati e alle guerre che ne conseguono non è per nulla chiaro. Ogni tanto, però, qualcuno si arrabbia e allora fa capire che dietro a queste guerre ci sono ombre e affari per nulla limpidi. E’ quello che sta succedendo in questi giorni: i turchi abbattono un aereo russo ed ecco che i russi, furibondi, tirano fuori le prove (e che prove!) che dimostrano che l’Isis si finanzia proprio grazie ai soldi turchi, perché vende ai turchi un oceano di petrolio illegale.
Ma allora io vorrei capire: la Turchia fa parte della Nato, quindi è nostra alleata in caso di guerra; la Turchia vuole entrare nell’Unione Europea, quindi vuole diventare nostra “sorella”. Però i turchi finanziano quello che oggi è (così ci dicono) il nostro peggior nemico. E probabilmente questo lo sapevano tutti (volete che gli americani non lo sapessero?), ma nessuno lo diceva. Allora ecco il sospetto: forse qualcuno è contento che si finanzi l’Isis (e dunque il terrorismo), perché senza soldi l’Isis non potrebbe acquistare le sue armi e non ci sarebbe un nemico contro cui fare la guerra? Lo diceva Alberto Sordi 40 anni fa: “Finchè c’è guerra c’è speranza”. A me pare che i tempi non siano cambiati.
Piero Uboldi
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