Il debito pubblico italiano è una macchina infernale che continua a crescere, come un mostro che moltiplica i suoi tentacoli.
Se cresce il debito pubblico, l’Italia diventa più povera. Voi, di conseguenza, penserete che anche gli Italiani diventano più poveri. E invece no, questo è il bello. L’Italia è un Paese così strano che, a fronte di uno Stato che diventa sempre più povero, la ricchezza degli Italiani continua a crescere.
A parlare sono i numeri: le famiglie italiane hanno una ricchezza finanziaria (dati dell’Abi) pari a 4.287 miliardi, a fronte di un debito pubblico di 2.316 miliardi. Ciò vuol dire che noi Italiani potremmo tranquillamente ripagarci tutto il nostro debito e restare comunque ricchi, perché ci resterebbero 1.971 miliardi in saccoccia.
Questo fa arrabbiare i tedeschi, che non comprendono perché dobbiamo indebitare così tanto lo Stato (mettendo a rischio la stabilità dell’euro) quando noi abbiamo una tale ricchezza da poterci ripagare tutto.
Ma il dato che fa arrabbiare ancor di più i tedeschi è un altro: nel 2018 il debito pubblico italiano è cresciuto di 52 miliardi (sigh!), ma nel contempo i conti correnti degli Italiani in banca (senza contare i soldi investiti in azioni, obbligazioni, fondi…) sono aumentati di ben 32 miliardi!
Insomma, impoveriamo lo Stato, ma noi ci arricchiamo, alla faccia della crisi. Questo ai tedeschi non va giù.
Ps: ai tedeschi non va giù neanche che, secondo i dati dell’Ocse, le famiglie italiane sono più ricche sia di quelle tedesche che di quelle francesi.
E… senza contare i soldi che teniamo sotto il materasso!
Piero Uboldi
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