Il 2025 sarà un anno decisivo per capire che cosa sta succedendo al clima dei nostri paesi e città. Non sto parlando di Roma, Sidney o Los Angeles, sto parlando di Saronno, Bollate, Paderno…
Che il clima stia cambiando ormai lo sanno tutti, anche se litigano sulle cause. La Terra si sta riscaldando, questo calore causa un aumento dell’evaporazione dell’acqua dagli oceani, acqua che sale in cielo formando enormi nuvole. Il problema è: dove va a cadere questa immensa massa di acqua?
L’anno scorso ce ne siamo accorti tutti: una buona parte è caduta sul nord Italia, dato che le precipitazioni sono state il doppio del normale, ha piovuto praticamente sempre. Ma anche l’anno prima quei nuvoloni si sono scaricati dalle nostre parti: aveva piovuto meno rispetto al 2024, ma nel 2023 c’erano state tempeste devastanti che nel Saronnese avevano distrutto i tetti di centinaia di case e i vetri di migliaia di auto.
Quest’anno cosa accadrà? Se per il terzo anno di fila dovremo fare i conti con piogge esagerate o violente, allora dovremo cominciare a pensare seriamente di dover convivere con l’acqua: il mondo si desertifica e noi anneghiamo. Speriamo di no, perché i danni all’agricoltura, alle infrastrutture e alle attività commerciali sarebbero enormi. Occhio al cielo, dunque, perché il 2025 rischia davvero di essere l’anno decisivo per capire dove stiamo andando. Se quando leggete questo articolo sta piovendo, cominciate a preoccuparvi.
Piero Uboldi
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