I politici sono tutti ladri e i preti tutti pedofili. Ormai c’è gente che ha preso il vizio di andare in giro a dire così e non si vede quasi mai nessuno col coraggio di dire: “Non è vero”. Bene, allora ve lo diciamo noi, chiaramente: non è assolutamente vero.
In trent’anni di attività giornalistica ho conosciuto centinaia di politici locali e decine e decine di preti e vi posso assicurare che di politici “ladri” ne ho incontrati pochi, di preti pedofili personalmente mai nessuno.
Ci sono, certo, le mele marce, ma dobbiamo tenere gli occhi ben aperti per capire come stanno realmente le cose, non dobbiamo farci condizionare da chi vuole farci disaffezionare alla politica e alla religione, ossia alla partecipazione e alle nostre radici.
La politica è una cosa seria e allontanarsi da essa perché “sono tutti ladri” fa solo il gioco di chi vuole gestirla senza avere cittadini genuini tra i piedi. Meno gente fa politica, più spazio hanno gli “intrallazzoni”.
E allora ci fanno credere che fare politica sia un male, una cosa sporca. Ma io conosco tanti politici onesti, gente come noi che si impegna per passione: non dobbiamo isolarli e abbandonarli.
Lo stesso vale per i preti: gli scandali dei Paesi anglosassoni sono fatti reali, certo, ma noi siamo in Italia, in un contesto diverso, non si può generalizzare.
Dobbiamo saper guardare con coraggio alle nostre radici cristiane e a quanto bene le nostre parrocchie fanno per aggregare le comunità, per aiutare i più deboli, per insegnare valori ai nostri ragazzi.
Fa più comodo dire che i preti sono pedofili e che bisogna abbandonare ragazzi e bisognosi al loro destino? Fate come credete, ma io non ci sto.
Piero Uboldi
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