
La sola via di uscita definitiva dall’emergenza coronavirus è arrivare a produrre il vaccino, lo sanno tutti. Ma chi l’ha detto che si arriverà a trovare un vaccino contro questo virus? Nessuno può dirlo, perché nessuno lo sa.
Ricordo bene quanti annunci furono fatti di passi in avanti per arrivare al vaccino contro l’Aids, eppure il vaccino non è mai stato trovato. E non esiste vaccino neppure contro la Sars.
Chi dunque può essere sicuro che si troverà il vaccino contro il Sars-Cov2? Nessuno. E, se anche si dovesse trovare, in che tempi?
Tra i “pessimisti” va annoverato il Chief Medical Officer britannico Christopher Whitty, che ha riferito al Parlamento di Sua Maestà i forti dubbi sul fatto che si possa arrivare a un vaccino efficace. Tra gli “ottimisti” troviamo invece Bill Gates, pronto a finanziare la produzione su scala mondiale del vaccino, ma anche secondo lui sarà difficile arrivare a produrlo entro la fine del 2021.
Insomma, che ci piaccia o no, dovremo imparare a convivere con questo feroce virus, per un po’ di tempo o per sempre. Un virus che non si è estinto durante il lockdown, che non scomparirà del tutto in estate e che il prossimo autunno-inverno tornerà a fare paura.
E’ dunque inutile stare a litigare adesso come degli idioti se per i prossimi 15 giorni si possa andare a messa o no, se si può andare dalla fidanzata o no: il problema non sono i prossimi 15 giorni, il problema sono i prossimi 15 mesi e più! Bisogna cominciare a pensare a soluzioni di lungo periodo, che frenino il virus senza uccidere la nostra economia, la nostra cultura e la nostra società.
Piero Uboldi
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