Vaiolo delle scimmie: identificato il primo caso anche in Italia
È stato identificato all’ospedale Spallanzani di Roma il primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie. Dalle prime notizie che stanno circolando in queste ore, ad un uomo rientrato dopo un soggiorno alle Isole Canarie si è presentato al pronto soccorso dell’Umberto I è stato diagnosticato un caso di vaiolo.
Le sue condizioni non sono gravi, ma sono in corso tutte le verifiche necessarie.
Il Regno Unito è stato il primo stato a confermare un caso di vaiolo delle scimmie all’inizio di maggio. Oltremanica sono stati rilevati altri sette casi e gli esperti stanno lavorando con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per indagare sulla diffusione del virus.
Altri casi sono stati rilevati nei giorni scorsi in Spagna e Portogallo e aumenta il timore che questo virus si stia diffondendo in modo silenzioso fuori dall’Africa centrale e occidentale dove si trova in genere.
“Il quadro clinico è risultato caratteristico e il ‘Monkeypox virus’ è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. La persona è in isolamento in discrete condizioni generali, sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti”, precisano i medici dello Spallanzani.
Febbre, dolori muscolari, eruzioni cutanee con il vaiolo delle scimmie
“Al momento i tre casi osservati e nei casi in Europa e in Usa, non presentato segni clinici di gravità – proseguono gli esperti – La trasmissione può avvenire attraverso le goccioline di saliva, il contatto con le lesioni e i liquidi biologici infetti”.
Pare ci siano anche altre due casi sospettati al vaglio dei medici.
Cosa sappiamo di questo virus?
Il vaiolo delle scimmie è una malattia molto rara che si presenta generalmente con febbre, mialgia, linfoadenopatia e un’eruzione cutanea sulle mani e sul viso, simile alla varicella e in genere la sua trasmissione avviene per via respiratoria. Il periodo d’incubazione è 6-13 giorni, ma può variare da 5 a 21 giorni. La malattia presenta sintomi che di solito si risolvono spontaneamente entro 14-21 giorni.
Manuela Miceli
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