All’Oasi del Wwf di Bollate è comparso il picchio nero.
Recentemente sono avvenuti diversi ritrovamenti, alcuni belli ma qualcuno purtroppo anche brutto, nell’Oasi del Caloggio gestita dai volontari del Wwf. Il responsabile Maurizio Minora ci racconta le novità partendo da una presenza sensazionale: “Settimana scorsa si udiva uno strano verso, non solito per questa area: sono riuscito a registrarlo ed inviarlo ai tecnici del Parco che alla fine hanno isolato quel verso e hanno capito a chi appartenesse.
Picchio nero avvistato nell’oasi Wwf di Bollate
Non sembrava vero ma poi è stato addirittura avvistato: si tratta del Picchio Nero, una specie rarissima in Italia, che si trova soprattutto a certe altezze, in particolare la sua presenza è collegata al Parco dello Stelvio. Non si sa ancora bene come mai si cominci a notarlo anche alle nostre latitudini, cosa l’abbia fatto spostare: se si tratti di una combinazione positiva o meno questo lo verificheremo più avanti. Ma è senza dubbio stupendo”.
Non tutte le novità sono positive, però. Infatti Maurizio ci spiega: “Purtroppo in negativo siamo costretti a segnalare il ritrovamento di una volpe adulta morta, trovata nei pressi dell’area del Roccolo (fuori dall’Oasi. Ndr), vicino alla fornace a circa metà della piccola salita che porta verso Castellazzo. Si è subito recata la polizia Provinciale per raccoglierla e portarla via per delle indagini sul caso e soprattutto accertare che non sia stata uccisa da qualche irresponsabile. Domenica 26 gennaio invece, con una serie di volontari, abbiamo lavorato all’Oasi per liberare i sentieri dal pericolo di alcune piante e rami rotti penzolanti. Abbiamo udito (incredibilmente essendo a gennaio) i primi tuoni, quindi è meglio sistemare i boschi più sicuri possibile perchè con i cambiamenti in atto non si può mai sapere cosa arriverà con l’avanzare delle stagioni”.
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