Bollate, l’“Asilo per gli anziani” aprirà prima dell’estate.
La città di Bollate può contare su una moltitudine di servizi che interessano ogni fascia di età, ma è prima di un servizio essenziale per le famiglie che non vogliono separarsi dai loro anziani: il Centro Diurno Integrato, quello che, per semplicità, si può definire “l’asilo per anziani”.
Si tratta cioè di una struttura in cui chi ha in casa un anziano non autosufficiente (o parzialmente autosufficiente) lo può portare durante le ore diurne, proprio come si fa per i bambini che vanno all’asilo, per poi ritirarlo nel pomeriggio. Si tratta di un servizio essenziale per chi lavora e ha un anziano a casa e non sa a chi affidarlo durante le ore lavorative. Qualche anno fa però avevamo scritto che anche a Bollate sarebbe stato aperto dall’Asst Rhodense un Centro Diurno Integrato. Gli spazi erano stati individuati nei locali posti all’ingresso dell’ospedale di via Piave, accanto alla portineria (alla sua sinistra guardando dalla via Piave).
Bollate, l’ “Asilo degli anziani” aprirà prima dell’estate: una lunga storia
I finanziamenti per realizzare l’opera erano stati messi a disposizione dalla Regione (grazie anche, va detto, al pressing del Comitato cittadino guidato dalla dottoressa Quaglia e all’interessamento del Comune); i lavori per allestire gli spazi erano partiti un paio di anni fa, poi però del Cdi non si era saputo più nulla. Che fine ha fatto dunque l’asilo per anziani? Noi abbiamo posto la domanda alla Direzione dell’Asst Rhodense, dalla quale ci è giunta una risposta confortante: il centro Diurno Integrato di via Piave potrebbe aprire già prima della prossima estate, dunque tra pochissimi mesi.
“La Direzione – ci è stato scritto dall’Asst Rhodense – comunica che dal punto di vista strutturale il Centro è pronto e si sta procedendo con le attività propedeutiche all’apertura, tra cui la relativa istanza di accreditamento e l’allestimento degli arredi. Confidiamo che il Centro possa aprire prima dell’estate”. L’accreditamento regionale è sicuramente un passaggio fondamentale, perché occorre il contributo della Regione per coprire i costi della futura gestione. La speranza a questo punto è che non sorgano ostacoli imprevisti e che per giugno il Cdi bollatese possa davvero cominciare ad accogliere gli anziani.
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