Dall’1 febbraio cambia la durata del green pass: a partire da questa data verranno introdotte nuove regole, fra le quali la validità del super green pass (quello ottenuto per vaccinazione o guarigione), che varrà 6 mesi e non più 9 mesi. Ogni somministrazione di vaccino, quindi produrrà un green pass della validità di 6 mesi.
Sono tantissimi i cittadini che in questo momento non riescono a ottenere un documento valido a causa del tilt nei tracciamenti di Ats nella settimana di Natale, ma anche per i rallentamenti nella ricezione degli esiti di fine quarantena. A questo si aggiunge un altro inconveniente: diverse persone stanno ricevendo dal Ministero della Salute l’sms col codice authocode per scaricare il green pass, ma peccato sia quello di un’altra persona.
“Ho ricevuto un sms che m’informa dell’emissione della certificazione verde Covid-19, ma i dati indicati non corrispondono a me e a nessun mio famigliare”, è la lamentela diffusa, mentre altri segnalano: “Sul mio fascicolo sanitario è presente l’esito di un tampone che avrei eseguito giorni fa. Ma io non mai fatto un tampone. Ho avvisato la struttura sanitaria che lo ha rilasciato”.
Tanta confusione, quindi, e in molti temono di non essere in regola. Cosa accadrebbe se per errore venisse attribuito un tampone positivo a una persona ignara di essere coinvolta in questa situazione, che prende mezzi pubblici per il lavoro? Speriamo si faccia chiarezza nel breve periodo: intanto i green pass da guarigione tardano ad arrivare.
Manuela Miceli
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