Tre uomini, un 22enne, un 31 enne e un 23 enne, tutti di origine marocchina, sono stati arrestati dai carabinieri di Saronno che hanno documentato con foto e filmati la loro attività di spaccio a Caronno Pertusella. I tre stranieri infatti, gestivano uno dei più fiorenti punti di spaccio di sostanze stupefacenti nascosti dai boschi di Caronno Pertusella, ma non avevano immaginato che i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Saronno, costantemente impegnati sul fronte del contrasto allo spaccio di stupefacenti da qualche settimane li seguivano meticolosamente, censendo tutte le loro condotte e spostamenti.
Ad acquistare la sostanza stupefacente, principalmente eroina e cocaina, vi era un continuo via vai di acquirenti, dall’autista di camion al possessore di una Maserati, arrivando a volte anche ad accavallarsi nello stesso momento più clienti assuntori di sostanze stupefacenti. Numerose son state anche le segnalazioni all’autorità competente nei confronti di acquirenti, quali assuntori di stupefacenti.
L’attività di spaccio era quotidiana, dall’alba al tramonto e veniva condotta con assoluta spudoratezza, d’altronde, la conformazione del territorio, in campi aperti con delle boscaglie nei dintorni, le precauzioni adottate dai malviventi, con il posizionamento di “pali” con funzioni di vedetta, l’avvicinamento solo di clienti con i quali erano intercorsi preventivi appuntamenti telefonici rendeva difficilmente praticabile un intervento da parte delle Forze dell’Ordine.
Ma, gli spacciatori, una volta individuati sono stati seguiti portando i Carabinieri del Nucleo Operativo fino alla loro abitazioni, un appartamento in una corte a Vigevano, dove nel corso della notte di martedì 30 novembre scorso, hanno fatto irruzione sorprendendoli nel sonno e traendoli in arresto. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla Procura di Busto Arsizio dopo aver vagliato gli elementi di prova trasmessi dai Carabinieri di Saronno a riscontro del coinvolgimento degli indagati nelle attività di spaccio. Dopo le formalità di rito i tre sono stati ristretti nel carcere di Pavia dove, al termine dell’udienza di convalida ha disposto la custodia cautelare in carcere per i tre fermati.
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