Due pullman sono partiti questa mattina dallo stabilimento Gianetti Ceriano Laghetto per raggiungere Carpenedolo (BS), seconda sede dell’azienda che il 3 luglio scorso ha deciso di chiudere la fabbrica di ruote in Brianza. Partecipano allo sciopero di 4 ore con presidio proclamato da Fiom, Fim e Uilm, per protestare contro chiusura e licenziamenti. Domani, martedì 5 ottobre, è il giorno dell’udienza in Tribunale a Monza.
Gianetti: testimonianze dei lavoratori e le accuse al Governo e Ue | VIDEO
In questi giorni si sta completando l’arrivo a destinazione delle lettere di licenziamento, per ora ne sono state consegnate circa 120 su un totale di 152 dipendenti, considerando che quasi una ventina nel frattempo si sono licenziati perché hanno trovato un’altra sistemazione. Sono 13 invece i lavoratori di Ceriano a cui viene chiesto il trasferimento nella sede di Carpenedolo, dove pure sono stati avviati dei licenziamenti.
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Domani la parola passerà al giudice che dovrà stabilire se a Ceriano la procedura di licenziamento è stata avviata in maniera corretta, altrimenti si dovrà azzerare tutto e ripartire da capo, come è successo alla Gkn di Firenze. Quel che è ormai certo è che la Gianetti qui non riaprirà più. Un altro grande parco industriale dismesso di cui si dovrà affrontare il futuro.
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