Nella giornata di oggi Cna Lombardia ha inviato una lettera a tutti i parlamentari lombardi per chiedere, tra le altre cose, di introdurre da subito una web tax che possa arginare i profitti dei colossi delle vendite online.
Come sottolinea il segretario regionale della Confederazione nazionale dell’artiginato, Stefano Binda: “I profitti nel mercato italiano dei giganti del digitale sono cresciuti enormemente in tempi di Covid 19. Autorevoli fonti statistiche documentano situazioni surreali, ad esempio fatturati di 2.4 miliardi di euro nel 2019 in Italia da parte delle prime 25 imprese globali del digitale, che nello stesso anno hanno versato 70 milioni di euro di tasse. È tempo di una web tax seria e selettiva, perché quella attuale non è definibile tale. Mancano i soldi per un’azione di rilancio strutturata? Il Governo e il Parlamento lavorino per reperire le risorse dove ci sono e in questa pandemia sono aumentati. Si alzi subito l’aliquota del 3 per cento sui giganti del digitale. Nessuna categoria sociale del Paese, impresa o dipendente o partita Iva, purtroppo gode di un trattamento così favorevole: una nostra impresa artigiana subisce un Total tax rate del 59.7 per cento”.
“Tra mille difficoltà, Regione Lombardia ha saputo trovare il coraggio di un passaggio forte a favore delle imprese con il pacchetto messo a punto nei giorni scorsi e denominato Sì Lombardia”.
“Ci risultano 56 mila imprese beneficiarie, di cui quasi 50 mila micro imprese. Si tratta di una misura tangibile. Ora lavoriamo per mettere ancora più a terra il provvedimento perché ci sono alcune tipologie di impresa da includere nella platea dei beneficiari, come sarti da cerimonie, oreficerie, toelettatori, tatuatori, acconciatori con laboratori di estetica, così come il segmento dei produttori di trofei e targhe per eventi sportivi e cerimonie. Ma sia chiaro il nostro messaggio positivo: il senso politico del provvedimento è netto – dice il Presidente di Cna Lombardia, Daniele Parolo – e va nella giusta direzione”.
Questo il commento di Parolo “Nel provvedimento Sì Lombardia cogliamo molte cose su cui i nostri uffici hanno esercitato una pressione per mesi e siamo lieti che Presidenza e Assessorati di riferimento, a partire da quello allo Sviluppo Economico, siano usciti con un provvedimento molto strutturato e, senza troppi fronzoli, a supporto delle micro imprese. 54 milioni di euro sono risorse importanti e la modalità a fondo perduto un segnale molto positivo in una fase di crisi di liquidità come questo. Ora insieme monitoriamo l’andamento delle misure e lavoriamo su possibili nuove finestre”.
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube