Cormano, la “Linea” di Massimo in Missione in Perù.
Linea Verde, ha inviato Massimo Morgese, atleta e allenatore della squadra LB Basket di Linea Verde, a vivere un’esperienza straordinaria in Perù, ai confini della foresta amazzonica. Con il progetto “CSI per il Mondo”, il cormanese Massimo ha contribuito a una missione sportiva umanitaria a Pucallpa, una città situata nel cuore della giungla peruviana, dove ha portato il suo impegno, la sua passione per lo sport e il suo cuore generoso. In compagnia di una squadra di volontari, tra cui Valentina Piazza, responsabile del progetto, Massimo Achini, presidente del CSI Milano, le volontarie Camilla Laudato e Valentina Colombo, don Luca e don Tommaso, e i missionari Fidei Donum Kumar e Marta della diocesi di Milano, Massimo ha vissuto una serie di attività sportive che hanno coinvolto la comunità locale.
Cormano, la “Linea” di Massimo in Missione in Perù. Sport, emozioni e tanto lavoro
La missione ha avuto un impatto profondo, e Massimo è riuscito a portare una nuova speranza e una ventata di energia tra i bambini e i ragazzi di Pucallpa. Nei suoi 21 giorni in Perù, Massimo ha affrontato una realtà molto diversa da quella che conosceva, ma sempre con la stessa determinazione e la stessa passione che lo contraddistinguono.
Tra sport, emozioni e tanto lavoro, ha vissuto momenti che resteranno per sempre nel suo cuore. Non solo ha insegnato sport come il basket, ma ha anche condiviso risate, sfide e abbracci con i bambini e i ragazzi di diverse zone di Pucallpa, come la povera Santa Martha, e il piccolo paesino di Iparia, raggiungibile solo dopo sei ore di viaggio lungo il fiume Ucayali. Questa missione sportiva umanitaria non è stata solo un’opportunità per portare lo sport in una realtà difficile, ma anche un’occasione per creare legami che vanno oltre la disciplina.
Massimo ha vissuto il Perù con il cuore, condividendo il suo amore per lo sport e aiutando i bambini e le famiglie locali, che hanno accolto lui e il suo team con grande affetto. La missione si è conclusa, ma il ricordo di quei sorrisi, quelle mani tese e quelle storie di vita vissuta non svanirà mai.
Abbiamo chiesto proprio a Massimo un proprio pensiero finale: “Un’esperienza indimenticabile ed irripetibile. Ho avuto modo di conoscere delle realtà molto diverse dalla nostra, realtà sicuramente povere di denaro, ma tanto ricche di umanità. La nostra non è stata una missione di semplice carità, non abbiamo solo donato materiale, abbiamo soprattutto ricevuto lezioni di vita e sviluppato una visione più ampia della realtà, proprio grazie a tutto quello che Pucallpa e i suoi abitanti ci hanno regalato.”
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