Un regolamento di conti nei boschi della droga di Cislago finito nel sangue a colpi di postola. Per questo un 27enne di Gerenzano ha rischiato la vita a fine maggio del 2018 (clicca qui per l’articolo). Oggi un 25enne di Turate è stato arrestato perché ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate, estorsione, porto illegale di arma clandestina e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’aggressione è avvenuta nel Bosco del Rugareto, dove il 27enne ha allertato i carabinieri dicendo di essere stato vittima di un aggressione da parte di uno sconosciuto armato di pistola. I carabinieri hanno cercato riscontro alle dichiarazioni del giovane, già noto alle forze di polizia in quanto assuntore di sostanze stupefacenti, che sono risultate poco verosimili e contraddittorie.
In particolare, incrociando i dati relativi a un bossolo calibro 45 rinvenuto durante il sopralluogo da parte dei militari specializzati e posto sotto sequestro con un software sofisticato inserito in un database contenente tutte le armi utilizzate per commettere delitti, i carabinieri di Saronno hanno notato che era compatibile con un’arma già utilizzata per perpetrare una rapina in provincia di Como, come confermato anche dalle perizie balistiche eseguite dagli esperti del RIS di Parma.
Così sono risaliti all’identità dell’autore della sparatoria, un 25enne di Turate già noto alle forze di polizia. La causa di tutto è stato un debito per droga: l’aggressore forniva alla vittima, 400 grammi di marijuana al mese, tanto che il 27enne era arrivato ad accumulare un debito pari a 2.400 euro.
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