Furti aggravati nei bar tabacchi della provincia di Milano e in quella di Monza e Brianza da parte di 7 rumeni, per i quali è scattata un’ordinanza di custodia cautelare. Nella mattinata di giovedì, i carabinieri della compagnia di Corsico con quelli della stazione di Cornaredo hanno dato esecuzione della misura emessa dal Gip del Tribunale di Milano: sono scattati due arresti, mentre gli altri 5 individui risultano al momento irreperibili perché rientrati nel Paese di origine.
Furti nei bar della Provincia di Milano e a Monza Brianza: 7 rumeni coinvolti
I reati contestati ai 7 rumeni sono quelli di furti aggravati commessi nei bar tabacchi della provincia di Milano e in quella di Monza e Brianza, oltre che in quelle di Bergamo, Novara e Verbania. Il modus operandi dell’associazione a delinquere era sempre il medesimo e prendeva di mira tabaccherie e bar. Contestati e attribuiti direttamente ai 7, colpi cinque commessi nel febbraio del 2022, nel novembre 2021 e nella prima metà del gennaio di quest’anno, sul territorio di Cornaredo. Il sodalizio criminale agiva con un modus operandi collaudato e ben rodato nel tempo, dimostrando particolare spregiudicatezza ed esperienza criminale, ricorrendo finanche ad accurati escamotage per eludere le tradizionali attività investigative della polizia giudiziaria, anche con l’applicazione di targhe rubate poco prima dei furti e con studio e analisi preventiva degli obiettivi.
Furti nei bar e di targhe auto: dei 7, 5 sono irreperibili
Nel complesso le attività investigative, hanno permesso di ricostruire ed attribuire agli indagati ben 39 reati. Commessi in 14 circostanze con furti in bar tabacchi e sale slot, dove i 7 rumeni asportavano tabacchi, gratta e vinci, soldi in contanti e slot machine con gettoniere. Ma anche di 16 furti di targhe applicate sulle autovetture usate per i furti (solitamente asportate da autovetture dello stesso modello) e di 9 furti di veicoli (autovettura e furgoni). La refurtiva, il cui valore si aggira intorno al mezzo milione di euro, veniva piazzata sul mercato nero mediante contatti fiduciari in parte sul territorio milanese e parte recapitata in Romania, al fine di monetizzare attraverso la vendita operata da rispettivi famigliari. Gli arrestati sono stati condotti al carcere di San Vittore.
Redazione web
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