Il Tribunale di Monza ha respinto il ricorso presentato dai sindacati contro i licenziamenti alla Gianetti di Ceriano Laghetto.
La sentenza, attesa da martedì scorso, quando c’è stata la terza ed ultima udienza della parti in Tribunale, è stata depositata poco fa e ha lasciato senza parole sindacati e lavoratori che speravano molto nell’intervento del Tribunale per bloccare un’operazione contestata da più parti soprattutto per i modi.
Si sperava insomma che il Tribunale di Monza si esprimesse come qualche settimana fa si è espresso quello di Firenze sulla vicenda Gkn di Campi Bisenzio, per alcuni aspetti molto simile a quella di Gianetti Fad Wheels.
Il 3 luglio scorso, dopo che una parte dei 152 dipendenti aveva completato anche il turno straordinario del sabato mattina, l’azienda ha comunicato con una nota diffusa inizialmente via Internet la chiusura immediata dello stabilimento con la messa in ferie di dipendenti dello stabilimento di Ceriano Laghetto. Successivamente si è arrivati alla procedura di licenziamento.
Occhiuto, della Cgil: “Questa non è giustizia”
Cgil, Cisl e Uil avevano chiesto di sancire il comportamento dell’azienda, che non avrebbe rispettato lo spirito e la sostanza della procedura, annunciando la chiusura della fabbrica senza coinvolgere le organizzazioni dei lavoratori nella valutazione della situazione.
Nei successivi 75 giorni non c’è stata nessuna possibilità di trovare un accordo tra le parti e la negoziazione si è conclusa senza intesa, così che dal 20 settembre scorso i licenziamenti sono stati formalizzati con le lettere individuali inviate ai lavoratori, che dal 3 luglio mantengono il presidio davanti alla fabbrica.
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Il Tribunale di Monza nella sentenza, scrive che “l’azienda ha inoltrato il 3 luglio scorso alle sigle ricorrenti “compiuta comunicazione scritta di avvio della procedura di licenziamento collettivo da intendersi “preventiva” alla riduzione del personale, non già a qualunque altra comunicazione con i lavoratori”.
“Questa non è giustizia, presenteremo immediatamente ricorso” -le prime parole, a caldo di Pietro Occhiuto, segretario generale della Fiom Cgil Monza e Brianza
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