Nella giornata di oggi, martedì 4 maggio, il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione avanzata dal centrodestra circa l’abolizione del coprifuoco in regione.
Il documento approvato riunisce insieme due mozioni, una presentata dalla Lega e una da FdI: 40 i voti a favore, provenienti dalla maggioranza; 15 quelli a sfavore, tutti dell’opposizione; non ha partecipato al voto il M5S.
Sull’abolizione del coprifuoco ha parlato il vice capogruppo della Lega in regione, il lazzatese Andrea Monti: “La pandemia che ha travolto il nostro Paese, costringendoci a modificare il nostro stile di vita e a fare pesanti sacrifici, sta venendo finalmente sconfitta, grazie alla campagna vaccinale che stiamo portando avanti in Lombardia con ottimi risultati. Questo non deve certo farci abbassare la guardia, ma è anche giusto, oltre che doveroso, lavorare per un progressivo ritorno alla normalità, osservando l’andamento epidemiologico e agendo di conseguenza. Il ritorno alla normalità, rispettando le norme di sicurezza, è quello che chiediamo come Lega ed è quello che vogliono i cittadini lombardi e italiani. Siamo convinti che la via maestra per superare la pandemia sia proseguire e portare a termine la campagna vaccinale e, di pari passo, responsabilizzare e dar fiducia ai cittadini, che non possono continuare ad essere penalizzati e trattati con paternalismo“.
Sulla questione si è esposto anche Fabio Pizzul, capogruppo del PD in regione, che ha motivato la scelta del voto contrario: “La mozione presentata oggi in aula dalla maggioranza di centrodestra non coglie la necessaria complessità della situazione attuale, ma rappresenta soltanto un messaggio demagogico per accreditarsi presso categorie che hanno piuttosto bisogno di responsabilità e prudenza. Non siamo contro le riaperture, ma contro questi messaggi sconsiderati che non tengono in alcuna considerazione la prudenza e l’attenzione invocata dagli esperti. Dobbiamo affidarci ai dati e ai tecnici che ci dicono come già le riaperture degli esercizi commerciali e la didattica in presenza rappresentano un rischio, calcolato, ma sempre un rischio. Il coprifuoco potrà essere mitigato o anche revocato, ma solo in presenza di dati e di indicazioni tecniche più rassicuranti di quelle che abbiamo al momento“.
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