
“Futura” è il logo ufficiale delle XXV Olimpiadi invernali che si terranno a Milano e a Cortina d’Ampezzo nel febbraio 2026. L’annuncio, alle 12 di martedì 30 marzo, è arrivato nel corso di un evento in live streaming trasmesso in contemporanea dalla Torre Isozaki di Milano – sede della Fondazione Milano Cortina 2026 – e dal Salone d’onore del Coni a Roma. Presenti tra gli altri Giovanni Malagò, presidente del Coni, il presidente del comitato italiano paralimpico Luca Pancalli e la neo sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. “La vittoria della candidatura olimpica l’anno scorso è stata per l’Italia un momento di orgoglio, figlio di un gioco di squadra. La scelta del logo è stata condivisa da tutti gli italiani, anche attraverso lo sport il paese riuscirà a rialzare la testa”, ha detto Vezzali.
Il «vincitore» è il primo logo olimpico selezionato tramite una votazione in rete e il primo disegnato in smart working: i creativi del gruppo Wpp, incaricato dalla Fondazione Milano Cortina 2026, hanno ideato 30 concetti iniziali, poi ridotti a otto, e infine due. Dal capoluogo lombardo i designer Alessio Galdi e Mattia Castiglioni della società “Landor & Fitch” hanno coordinato l’elaborazione dei due marchi. Lo scorso 6 marzo, dal palco dell’Ariston nella finale del Festival di Sanremo, gli “ambasciatori” Federica Pellegrini e Alberto Tomba hanno lanciato la votazione online del logo che da oggi accompagnerà graficamente l’Italia nel percorso olimpico che si terrà a vent’anni esatti dall’edizione di Torino 2006.
Più di 870mila i voti espressi nella scelta tra i due loghi, “Dado” e “Futura”, che dopo l’affermazione sui social ha vinto col 75% delle preferenze: “Futura” è un «tocco sulla neve, un dito che lo disegna, aprendo finestre sui contenuti a ogni passaggio». Il messaggio è la sostenibilità.
Il rivale “Dado”, con il suo joypad fiocco di neve è invece un inno al gioco per tutti, «un sistema a infinite combinazioni grafiche», ispirato al mondo di chi nel 2026 avrà compiuto 18 anni, con parola d’ordine inclusione. La scelta del marchio olimpico in modalità online ha però suscitato qualche critica con il designer Alberto Bassi che parla di “scorciatoia”: “Perché si chiede ad un pubblico generalista senza conoscenze specifiche di scegliere il logo, sulla base di un gradimento estetico-superficiale si suppone, per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026?” ha detto Bassi.
Il nuovo logo è un primo passo concreto nell’operazione di marketing in vista dell’evento, tra cinque anni, ma in cantiere ci sono progetti che interessano anche il territorio del Nord Milano: la settimana scorsa la Regione ha sbloccato la pista da sci e la riqualificazione dell’area ex Alfa Romeo, tra Garbagnate e Arese. Lo Ski-Dome, ossia la pista da sci al chiuso, potrà avere un ruolo importante anche nelle olimpiadi di Milano – Cortina del 2026. Tempi abbastanza stretti e tanto lavoro da fare, a partire dalla realizzazione di nuove infrastrutture e dal potenziamento della rete di trasporti.
Claudio Agrelli
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