A che punto sono i lavori sulla passerella chiusa di Paderno Dugnano tra Palazzolo e Varedo? Se lo chiedono in tanti e anche Legambiente che la scorsa estate ha raccolto quasi 900 firme per chiedere la ripresa del cantiere. Un anno fa l’inizio dei lavori e la prima demolizione. Un anno dopo ancora un nulla di fatto per la passerella ciclopedonale nel parco del Seveso.
Passerella chiusa a Paderno: un anno fa l’avvio dei lavori
Da Città Metropolitana, proprietaria della struttura, è arrivato un aggiornamento che però non fa ben sperare in una risoluzione in tempi brevi. “Attualmente i lavori sono fermi per risolvere alcune criticità sollevate dall’impresa, legate all’affrontare i dettagli costruttivi del progetto”, si legge nella lettera firmata da Alessandra Tadini, direttore del settore strade e mobilità sostenibili.
La passerella è chiusa da più di 3 anni per pericolo di crollo
La questione della passerella si trascina dall’estate 2019. Un parte del parapetto in legno crolla da un’altezza di 5 metri. L’intera struttura viene chiusa a ciclisti e sportivi. La Città Metropolitana avvia il progetto per recuperarla e intanto dalla Regione arrivano anche i finanziamenti. Dopo mesi e mesi di attesa, un anno fa parte il cantiere. A metà novembre dello scorso anno, partono le demolizioni di alcune parti curve che devono essere ricostruite mentre si lasciano quelle rettilinee che devono essere solo recuperate.
Nel frattempo, gli operai costruiscono la strada di accesso dalla Comasina al parco del Seveso. Da qui passeranno i mezzi da cantiere e le nuove parti della passerella. Componenti che ancora non si sono viste perché arriva l’aumento dei prezzi delle materie prime e una revisione del progetto. Da lì tutto si blocca, nonostante periodicamente si annuncino nuove ripartenze dei lavori.
Ritardi nei materiali, il cantiere a Palazzolo è fermo: “Ulteriori variazioni al progetto”
“L’opera è in acciaio e ci sono anche problemi legati all’innalzamento dei prezzi del materiale e del suo approvvigionamento”, si legge nella lettera di Città Metropolitana. “Questi aspetti sono stati parzialmente risolti accogliendo alcune modifiche progettuali”. Tutto risolto? Per nulla. Ci sono “ulteriori variazioni progettuali che impongono un nuovo calcolo della struttura che rallenta l’avvio della fase costruttiva”.
Nel frattempo, si sono avuti problemi anche per reperire ponteggi e impalcature. È giugno quando Ferrovienord dà il via libera alla costruzione di un impalcato sopra i binari. Una struttura che ancora non si è vista perché l’azienda che deve fare i lavori ha comunicato “l’impossibilità di organizzarsi per avviarli per scarsità di ponteggi presso le ditte che effettuano il noleggio”.
È così trascorsa l’intera estate e siamo ad autunno inoltrato. Città Metropolitana evidenzia “la scarsa capacità dell’impresa nel dare seguito agli obblighi contrattuali”, scrive l’architetto Tadini. Pur essendo “una situazione costantemente monitorata”, la Città Metropolitana precisa che “non si è in grado di fare previsioni di fine lavori e di riapertura della passerella”.
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