Obbligo dell’abbonamento per il trasporto integrato a Cesate ma non a Caronno Pertusella: perché, quindi, non andare a Caronno se si usa solo il treno e così si può risparmiare?
Molti caronnesi temono che sia questa la scelta di tanti pendolari di Cesate e Garbagnate che, non dovendo utilizzare altri mezzi pubblici a Milano, prendendo il treno a Caronno per non essere costretti al biglietto o all’abbonamento inegrato, intaseranno il parcheggio della stazione già saturo.
Uno degli effetti paradossali causati dall’introduzione dello Stibm che ha escluso Saronno e Caronno e obbligato i pendolari che partono dalle stazioni inserite a passare al nuovo sistema.
“Se saremo invasi dalle loro auto, dove parcheggeremo le nostre?”, contestano i residenti della zona attorno allo scalo ferroviario, gli esercenti del Centro Commerciale Corallo di piazza Pertini e i pendolari.
A scatenare i timori sono stati tanti cesatesi (ma non manca gente di Garbagnate Milanese) che sui social hanno annunciato di voler fare l’abbonamento a Caronno: c’è infatti chi non usa la metropolitana e i pullman ma solo il treno, cosicché non ritiene giusto dover pagare un abbonamento che comprende l’uso di quei mezzi con il sistema Stibm.
In realtà non si conoscono ancora con esattezza le tariffe: in linea di massima l’intenzione è di fare un raffronto coi prezzi praticati a Caronno, per poi decidere.
In ogni caso ciò che si chiede all’amministrazione comunale caronnese è di regolamentare quanto prima i parcheggi, mettendoli a pagamento per i non residenti.
Un’ipotesi in tal senso era già stata avanzata dal sindaco Marco Giudici tempo fa: far pagare un euro attraverso i cosiddetti “grattini”. Andrà in porto?
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