Maturità senza scritti ed esami di terza media annullati. Sono le novità inserite nel decreto scuola da poco approvato, qualora gli istituti scolastici non dovessero riaprire entro il 18 maggio. Dopo questa data ci sarebbero solo 4 settimane per salvare il salvabile di un anno scolastico fermo al 21 febbraio. Nel decreto è previsto anche lo scenario, meno probabile, che l’emergenza sanitaria possa rientrare entro metà maggio, in questo caso gli esami verrebbero fatti secondo le normali procedure.
In via eccezionale quest’anno tutti gli alunni saranno ammessi all’anno successivo, anche quelli con insufficienze registrate nel primo quadrimestre, ma come ha più volte detto la ministra Azzolina non ci sarà “nessun 6 politico”: infatti i ragazzi saranno valutati con voti finali corrispondenti all’impegno dimostrato durante l’anno e nella didattica a distanza che dal 24 febbraio è diventata l’unica alternativa di insegnamento.
Qualora si dovesse tornare in classe entro il 18 maggio, la maturità partirebbe il 17 giugno con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova invece “non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico”. Il decreto stabilisce che le commissioni di esame siano composte dai professori interni e da un presidente esterno. L’argomento della seconda prova scritta sarà scelto dagli insegnanti interni. A fine giugno invece partirebbero gli orali. Invece per gli esami di terza media “è prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale”.
L’ipotesi più probabile però è che l’attività didattica in classe non possa riprendere entro il 18 maggio per ragioni sanitarie. In questo caso i maturandi salteranno entrambi gli esami scritti, italiano e seconda prova. La valutazione finale verrà affidata a un esame orale, “un unico colloquio, spiega la bozza, articolandone contenuti, modalità anche telematiche e punteggio, per garantirne la completezza e la congruità della valutazione”. Salteranno anche gli esami di terza media.
Sempre secondo quanto prevede la bozza, è possibile la conferma, per l’anno scolastico 2020/2021, dei libri di testo adottati per l’attuale anno scolastico.
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