Intervento della Guardia di Finanza a Caronno Pertusella per spegnere le slot machines che non rispettavano gli orari fissati da regolamento comunale.
I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese, hanno portato a termine diverse operazioni di servizio legate alle sale gioco nei comuni di Caronno Pertusella, Cremenaga, Cunardo, Ferrera di Varese, Luino, Maccagno, Marchirolo e Olgiate Olona.
Slot machines fuori orario, Guardia di Finanza a Caronno Pertusella
Sono state irrogate sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti di 17 pubblici esercizi, responsabili di avere violato le Ordinanze emanate dai sindaci (e i connessi Regolamenti approvati dai Consigli Comunali) per la prevenzione e il contrasto delle patologie (ludopatia) e delle altre problematiche legate al gioco d’azzardo lecito.
Tali provvedimenti dispongono lo spegnimento degli apparecchi da intrattenimento, nelle cd. “fasce orarie protette” (orari di entrata e uscita dal lavoro e dalla scuola). La giustizia amministrativa ha ritenuto legittima l’ordinanza comunale con la quale si limita l’orario di apertura delle sale gioco, con l’intento prioritario di ridurre la ludopatia, che costituisce un fenomeno sociale degenerativo, peraltro suscettibile di alimentare fenomeni criminali.
Si tratta di iniziative degli Enti locali finalizzati a regolamentare e al contempo limitare il fenomeno, soprattutto in relazione alla sempre più capillare diffusione delle slot machines. Infatti, la problematica del “gioco d’azzardo patologico” costituisce una sempre maggiore fonte di preoccupazione almeno per quei comuni della provincia che hanno adottato le predette misure limitative degli orari, tanto per le implicazioni sociali derivanti dalla sua diffusione, quanto per i profili di rischio insite nella sua stessa natura, con particolare riferimento alla tutela della legalità economico-finanziaria del tessuto economico.
Maxi multa alla sala giochi per le slot machines accese oltre l’orario consentito
I finanzieri hanno riscontrato, anche tramite l’utilizzo di un performante applicativo in uso alla Polizia Economico-Finanziaria, denominato “Scaams”, la messa in funzione di alcuni apparecchi da intrattenimento, in violazione delle predette limitazioni orarie, procedendo quindi alla contestazione degli illeciti rilevati e della sanzione amministrativa pecuniaria, che va da un minimo di euro 100 ad un massimo di euro 9.294.
La puntuale contestazione delle violazioni, basata su elementi oggettivi e inconfutabili, ha dunque favorito l’immediato pagamento delle sanzioni da parte dei gestori verbalizzati, molti dei quali sono risultati essere di nazionalità cinese.
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