
Una nuova lettera con le firme di 101 sindaci dell’Area metropolitana di Milano è stata inviata in queste ore ai vertici di Regione Lombardia sulla questione vaccini. Tra i destinatari la vicepresidente Letizia Moratti, il consulente per la campagna vaccinazione Guido Bertolaso e il responsabile della direzione generale Welfare, Giovanni Pavesi.
Tra le firme invece ci sono quelle dei sindaci di Arese, Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Solaro, Paderno Dugnano. La richiesta è quella di attivare al più presto punti di vaccinazione a livello locale ma anche di ottenere l’elenco degli anziani ancora da vaccinare.
Vaccino: la lettera dei sindaci di Milano alla Regione Lombardia
Ecco il testo integrale della lettera inviata a Regione Lombardia da 101 sindaci dell’Area Metropolitana di Milano
“Portiamo alla vostra attenzione alcune considerazioni relative alla campagna vaccinale
attualmente in corso e a quella massiva che ci apprestiamo a vivere nelle prossime settimane.
Come sindaci abbiamo rilevato alcune criticità legate all’organizzazione delle vaccinazioni rivolte alla popolazione più anziana e fragile (over 80):
– alcuni cittadini sono ancora in attesa di essere chiamati. Sappiamo che la volontà di Regione è di chiudere entro l’11 aprile la somministrazione della prima dose a tutti gli aventi diritto di questa categoria. Siamo a conoscenza della disponibilità data dalla Cabina di Regia regionale e dalle diverse Direzioni Generali delle ASST che hanno messo a disposizione delle mail dedicate per affrontare puntualmente le criticità che dovessero esserci presentate direttamente dai cittadini. Abbiamo più volte richiesto gli elenchi delle persone che non sono ancora state vaccinate e che risultano non iscritte nella piattaforma: questa richiesta deriva semplicemente dal fatto che, avendo a cuore i nostri cittadini, ci siamo proposti di fare da tramite per capire se la non adesione è una scelta ponderata o è una conseguenza delle difficoltà incontrate nella registrazione o semplicemente legate all’essere persone sole;
Trasporto delle persone non autonome per il vaccino
– ci siamo resi disponibili a facilitare il trasporto delle persone non autonome affinché anche il lavoro di programmazione delle vaccinazioni a domicilio in capo alle ASST sia meno gravoso.
Constatiamo che le persone sono convocate presso centri/ospedali molto lontani rispetto
alla residenza: questo ha comportato e comporta o degli interventi ad hoc da parte nostra, o la rinuncia al vaccino, o una spesa da sostenere (servizio taxi) o il chiamare in causa
parenti/amici con la conseguente organizzazione di tempi lavoro/tempi famiglia;
– esprimiamo la preoccupazione legata alla possibile chiusura dei centri vaccinali non massivi per spostare le linee previste nei grandi hub.
Siamo ancora in attesa di una vostra risposta – relativamente alla proposta avanzata dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci di ATS Città Metropolitana di Milano – per l’organizzazione di una campagna vaccinale territoriale che possa affiancare quella dei grandi hub. Cogliamo l’occasione per ribadire la nostra disponibilità nel mettere a disposizione spazi e volontari per permettere ai medici di medicina generale di vaccinare i nostri cittadini stando sul territorio di competenza. Sappiamo tutti i risultati raggiunti nella campagna antinfluenzale e siamo certi che facendo rete potremo ottenere lo stesso risultato.
Vi scriviamo certi della vostra attenzione. Vorremo poter attivarci per essere pronti nel momento in cui arriveranno i vaccini. Per farlo abbiamo però bisogno di Voi, della vostra approvazione e collaborazione”
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