Hanno colpito ancora i falsi addetti dell’acquedotto e a farne le spese è stata una cislaghese di 80 anni i cui familiari hanno deciso raccontare cosa le è capitato per mettere in guardia i concittadini: “ Prendono di mira le persone sole, anziane e indifese, quelle che più facilmente possono cadere nella loro rete”. Nel caso in questione gli sconosciuti, un uomo e una donna giovani, di bell’aspetto e dai modi gentili, si sono presentati alla loro vittima mentre era in giardino a bagnare i fiori: “Signora, abbiamo una strumentazione con cui dobbiamo controllare se c’è inquinamento nelle tubature dell’acqua”, le hanno detto. Una volta riusciti a entrare, hanno spiegato che “i rilevatori possono danneggiare soldi, oggetti in oro e argento”, suggerendole di raccoglierli tutti in un sacchetto mettendoli in un posto sicuro. L’anziana è andata in camera da letto, ha aperto l’armadio dove teneva la cassaforte e ha estratto tutto, denaro e gioielli, per metterli altrove, ignara di essere osservata dalla donna rimasta in casa. Quest’ultima, probabilmente in contatto via cellulare col complice appostato all’esterno, non ha perso tempo: è bastato distrarre la vittima del raggiro chiedendole di togliere dalle prese di corrente tutte le spine degli elettrodomestici, “perché potrebbero interferire con le rilevazioni”, per afferrare preziosi e denaro e darsi alla fuga. Alla poveretta è rimasta solo la fede nuziale che aveva al dito. “Sono stata ipnotizzata”, dirà più tardi ai familiari e ai carabinieri, descrivendo due persone incalzanti, che l’hanno messa sotto pressione, confondendola e senza lasciarle il tempo di pensare.
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