Una camera degli abbracci: è questo il regalo di Natale pensato dall’amministrazione Giudici per la Corte Cova.

Nella casa di riposo cittadina, ormai dall’inizio della seconda ondata, sono state vietate le visite dei parenti anche dietro il vetro (sistema adottato in estate): un trauma per gli anziani, che non possono più vedere i familiari se non attraverso i mezzi tecnologici. Per questo Giudici e la sua giunta hanno deciso di utilizzare per questo progetto i fondi statali stanziati per affrontare l’emergenza.
“La scelta sta nel difficile momento di pandemia che ha limitato fortemente l’accesso dei visitatori nelle strutture per anziani – precisa il primo cittadino – e tiene conto del fatto che il benessere degli anziani e delle persone fragili, che vivono lontano dai nuclei familiari per motivi di non autosufficienza, è intimamente collegato anche alla loro sfera emotiva e alla possibilità di poter incontrare i propri cari. Considerato che il Fondo nazionale politiche locali ha destinato risorse per misure connesse alla pandemia, l’amministrazione ha deliberato di finanziare l’installazione di una camera degli abbracci nella Rsa Casa Cova perché si possa permettere l’incontro in sicurezza fra i parenti e gli ospiti della struttura”.
Un’iniziativa simile è stata inaugurata qualche giorno fa nella Rsa di Bollate
La stanza degli abbracci è una camera gonfiabile in cui far convergere ricoverato e congiunto, che sono però separati da una membrana trasparente dotata di maniche proprio per consentire gli abbracci nel rispetto di tutte le norme di sicurezza.
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