Ancora pochi giorni e il comandante della polizia locale di Cislago, Marco Cantoni, lascerà il paese. Una grossa perdita per l’amministrazione comunale ma anche per la collettività: da quando è entrato in servizio, ha avuto la capacità di riorganizzarlo totalmente, dando nuovo impulso e operatività al controllo del territorio come non si vedeva da tempo.
Cislago: il comandante lascia, ma nessun concorso in vista
Per questo il suo trasferimento in mobilità a Gallarate, dove ha vinto un concorso per ricoprire un posto dirigenziale, non è stato ancora ben digerito anche in ambito politico: “Ci domandiamo come si potrà mantenere l’alto livello di qualità del servizio – è la riflessione del leghista Gianluigi Cartabia – Fino a oggi non ci è dato sapere se si farà un concorso per sostituire Cantoni o se si intende attribuire internamente l’incarico di responsabile della polizia locale”.
Ebbene, ringraziando il comandante per gli ottimi risultati raggiunti e congratulandosi per la sua progressione di carriera, il sindaco Stefano Calegari annuncia: “Stiamo facendo valutazioni sulla sua sostituzione, ma per il momento pensiamo di valorizzare il personale interno: attribuendo il ruolo di responsabile dopo le dovute valutazioni”.
Polizia locale di Cislago, i punti di domanda sul futuro
Nessun concorso in vista, dunque, almeno per il momento. Intanto Cartabia si domanda che cosa ne sarà delle convenzioni in essere con le polizie locali di Gerenzano e Mozzate, siglate proprio in funzione della professionalità del capo della polizia di Cislago, comune capofila. Quel che resta è il bilancio estremamente positivo dell’ottimo lavoro fin qui da lui svolto: ha riorganizzato il comando, potenziato il personale e i turni, predisposto progetti di sicurezza comunali per partecipare ai bandi regionali.
Da quando è arrivato a Cislago, è in dubbio che gli agenti municipali si siano visti molto di più sulle strade: costanti i controlli dei divieti di sosta, i posti di blocco sulle arterie di grande percorrenza, le rimozioni di veicoli abbandonati… Ha anche riportato i vigili in cattedra a scuola, dove ha organizzato corsi di educazione civica e stradale, senza contare gli incontri anti-truffe per i pensionati e quelli di prevenzione del bullismo per gli studenti delle medie. Insomma, la sua è stata un’attività a tutto tondo, che andava dalla repressione alla prevenzione. Per chiunque lo sostituirà non sarà un’eredità facile.
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