Nessun ridimensionamento. Lo assicura, in una nota, l’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti il giorno dopo la lettera con cui 18 sindaci della zona hanno chiesto lumi sul futuro dell’ospedale di Saronno. «I fondi per assumere nuovo personale sono stati stanziati – fanno sapere da Palazzo Lombardia – ma ci sono difficoltà nel reclutamento». I primi cittadini della zona avevano chiesto lumi sul futuro di un ospedale che serve quasi 200mila persone in quattro province ma che dall’inizio dell’emergenza Covid ha visto ridimensionato il personale e il trasferimento di interi reparti.
«Non siamo tecnici – commenta Augusto Airoldi, sindaco di Saronno – quindi non tocca a noi dire come dovrà essere l’ospedale della città nei prossimi anni, il problema è che non ce lo sta dicendo nessuno». Gli fa eco Paolo Pavan, primo cittadino di Rovello Porro: «Siamo collaborativi, qui nessuno vuole lanciare accuse chiediamo di mettere un’attenzione diversa sull’ospedale di Saronno». L’11 gennaio scorso medici e infermieri si erano riuniti in un flash mob per denunciare l’incertezza sul futuro del nosocomio, a partire dal reparto di rianimazione, a corto di anestesisti.
«La riduzione di personale medico infermieristico è clamorosa – dice Massimo Beneggi, presidente del comitato ‘salviamo l’ospedale di Saronno’ – alcuni reparti come l’anestesia e la rianimazione stanno vivendo una realtà insopportabile». «Non ci accontentiamo, vogliamo risposte – si legge nei post di molti infermieri su facebook – abbiamo iniziato la nostra campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica e siamo pronti a tornare a manifestare per il nostro ospedale».
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