Il “paziente” ospedale di Saronno arriva sul tavolo della Regione. La maggioranza ha annunciato oggi l’istituzione di un tavolo di lavoro sul futuro del presidio dopo le proteste delle settimane scorse sulla carenza di personale e la lettera firmata da 18 sindaci della zona che chiedevano interventi di rilancio.
Ad illustrare la proposta in una conferenza stampa il presidente della commissione Sanità, Emanuele Monti (Lega), affiancato dal collega consigliere regionale Andrea Monti: «La Regione non ha intenzione di chiudere l’ospedale di Saronno ma serve maggiore attrattività – ha detto Emanuele Monti – bisogna creare nuove sinergie anche con gli altri presidi dell’Azienda Ospedaliera. I poli di Busto Arsizio e Gallarate sono molto distanti e questo rischia di non valorizzare possibili sinergie che invece si potrebbero avere qualora Saronno rientrasse nel perimetro di altre aziende ospedaliere».
La proposta, presentata all’assessore al Welfare Letizia Moratti, punta ad uno “screening” con i tecnici e i direttori generali di varie aziende ospedaliere, come l’Asst Rhodense (dove sono inseriti gli ospedali di Rho e Garbagnate), l’Asst Lariana e l’Asst Ovest Milanese per capire “quale può essere la migliore collocazione del presidio di Saronno all’interno di questo territorio”.
Ad inizio marzo l’esito del tavolo verrà presentato ai sindaci dell’area del saronnese. «Il tavolo è una prima risposta – dice Paolo Pavan, sindaco leghista di Rovello Porro – per rassicurare i nostri cittadini preoccupati dall’incertezza in cui l’ospedale di Saronno si ritrova.
Bisogna partire dalla lettera dei sindaci, ascolteremo le proposte che arriveranno». Dall’opposizione, il consigliere Samuele Astuti (Pd) commenta: «Vanno benissimo i tavoli di lavoro, il problema dell’ospedale di Saronno però è molto serio e non si risolve spostandola da una Asst ad un’altra come fosse un pacco ma va affrontato insieme all’ospedale stesso».
Claudio Agrelli
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