Leonardo Cazzaniga, ex viceprimario del pronto soccorso di Saronno, accusato della morte di diversi pazienti, deve tornare in carcere.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Busto Arsizio contro la concessione degli arresti domiciliari, grazie ai quali dallo scorso mese di settembre il medico vive a Cusano Milanino nella casa degli anziani genitori.

Cazzaniga, arrestato nel novembre del 2016 insieme all’infermiera sua amante, Laura Taroni, è attualmente sotto processo per le morti sospette di 12 pazienti oltre che di 3 parenti della Taroni, già condannata a 30 anni con rito abbreviato.
L’udienza contro Cazzaniga dovrebbe riprendere proprio lunedì prossimo con il pronunciamento della sentenza. La procura ha chiesto per lui la condanna all’ergastolo, mentre per alcuni medici della commissione interna dell’ospedale di Saronno, accusati di avere ignorato delle segnalazioni e quindi di non avere denunciato, c’è una richiesta di 4 anni anni reclusioni.
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