Da Bollate a Saronno, da Garbagnate a Caronno Pertusella, da Uboldo a Rovello Porro, passando per Cogliate, Ceriano Laghetto, Solaro e Lazzate: si moltiplicano nelle ultime ore le segnalazioni di cattivo odore nell’aria.
Si parla di odore acre, che provoca bruciore di gola e irritazione agli occhi, la cui origine è riconducibile al maxi incendio divampato domenica sera nel deposito di rifiuti di via Chiasserini a Milano.
Un rogo a cui ha fatto seguito a distanza di qualche ora un altro incendio simile in un altro deposito di rifiuti a Novate Milanese.
Il primo dei due incendi è ancora in fase di spegnimento, nonostante il lavoro incessante dei Vigili del fuoco del comando provinciale di Milano impegnati fin dalla sera di domenica.
L’Arpa, agenzia regionale per l’ambiente, ha avviato subito il piano di monitoraggio straordinario dell’aria.
Ecco l’ultimo comunicato diffuso questa mattina dall’Arpa.
“Oltre al campionamento di microinquinanti, che prosegue in maniera continua dalla notte in cui è divampato l’incendio in via Chiasserini a Quarto Oggiaro, Arpa sta effettuando misure speditive anche in altre zone di Milano a seguito di varie segnalazioni di odori riferibili al rogo.
Le strumentazioni non rilevano presenza anomala di sostanze tossiche”.
“L’odore oggi, 17 ottobre – prosegue la nota di Arpa – viene percepito in aree diverse della città rispetto a ieri a causa della variata direzione del vento, che proviene ora dai settori di nordest, e delle condizioni meteo non favorevoli alla dispersione”.
Intanto, proprio oggi, i carabinieri hanno dato notizia della scoperta di un deposito abusivo di rifiuti speciali a Cornaredo.
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