Niente sale slot in un raggio di 500 metri dai parchi pubblici, che sono a tutti gli effetti luoghi sensibili quanto le scuole. A decretarlo, sentenziando sul ricorso presentato dalla società Euroslot srl contro il Comune di Caronno Pertusella, è stato il Tribunale amministrativo della Lombardia, che ha dato ragione all’ordinanza del sindaco Marco Giudici. “Euroslot voleva insediare una sala giochi nei pressi del Tigros, in via Bergamo – spiega il primo cittadino – salvo poi apprendere che le veniva impedito dal regolamento che prevede almeno 500 metri di distanza tra gli apparecchi e i luoghi sensibili: ebbene, lì vicino c’è il Parco della Resistenza in via Avogadro, per cui ho voluto inserirlo all’interno del regolamento. La società, essendo in disaccordo, ha chiesto al Tar di annullare il mio provvedimento, ma la richiesta è stata respinta”.
In particolare era stato criticato l’ampliamento dei punti da tutelare rispetto a quelli già individuati dalla legge regionale: appunto, i parchi giochi. Secondo il Tar, tuttavia, questi “possono essere sicuramente qualificati come luoghi di aggregazione giovanile, in quanto ordinariamente deputati allo svago e al tempo libero di tutti i cittadini e, quindi, anche di quelli più giovani”. La scelta del Comune, quindi, “non può ritenersi sbagliata in relazione agli obiettivi stabiliti in materia a livello regionale”. I giudici amministrativi ricordano infine come l’indicazione di distanze minime dai luoghi sensibili “Rientra nelle materie di legislazione concorrente tra Stato e Regioni”, in quanto finalizzata alla tutela della salute. Il Tar conclude che “va escluso che il Comune abbia interferito con le competenze statali in materia di pianificazione della collocazione dei punti della rete fisica di raccolta dei giochi”.
Molto soddisfatto il sindaco, che commenta così la sentenza: “Va in difesa dei cittadini, soprattutto i più deboli, contro la ludopatia, piaga sociale molto rilevante. Le persone, secondo le ultime statistiche in materia, spendono di più in sale slot che in tasse comunali: addirittura si parla di una spesa annua di 1.500 euro pro-capite”.
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