E’ ispirata a GOMORRA la nuova serie di Sky Atlantic GANGS OF LONDON, ma in realtà ha solo alcuni elementi da spartire con la produzione italiana che ha conquistato il mondo.
Tanto per cominciare e’ molto piu’ violenta.
Ebbene si, qui si può trovare ancora più violenza delle storie di camorra: lotte corpo a corpo che fanno sgranare gli occhi, sparatorie che sembrano più guerriglie, omicidi così efferati che per combattere si usano coltelli e mannaie…
Certo c’è un che di surreale, ma quasi non si nota tanto la serie e’ girata bene.
Protagonista indiscussa e’ la la sopravvivenza: fino a che punto possono arrivare i componenti di band rivali per non morire?
Al di là delle faide di potere tipiche delle serie sulla criminalità, e’ questa la missione di GANGS OF LONDON, riuscita benissimo.
Sullo sfondo una Londra come non l’abbiamo mai vista: quella del quartiere finanziario coi suoi grattacieli, ma anche quella dei bassifondi, dove criminali in giacca e cravatta si mischiano coi peggiori gangster per la conquista della città.
Al centro della vicenda, ideata da Gareth Evans, c’e’ una famiglia che effettivamente ricorda i Savastano di GOMORRA.
Morto il capostipite Finn Wallace, il figlio Sean cerca di gestire il suo impero londinese, ma dovrà vedersela con le bande di diverse etnie, fra alleanze e rivalità che causeranno fiumi di sangue.
Letteralmente, perche come dicevamo la violenza a cui assisterete e’ a tratti disturbante, per stomaci forti.
Le interpretazioni sono frutto di un casting certosino.
Sean e’ impersonato da un eccezionale Joe Cole, la madre Marian dalla bravissima Michelle Fairley, una sorta di donna Imma di GOMORRA, senza scrupoli e pronta a tutto per difendere la famiglia e il suo potere.
Nei panni dell’altro figlio Billy c’e Brian Vernel, credibile nella parte di un giovane eroinomane e omosessuale, divorato dalla sensazione di contare poco per la famiglia.
Ben combinate musiche e fotografia, che ci restituiscono l’ immagine di un mondo spaventoso, dove a contare sono i soldi e il coraggio di lottare per non morire.
Ottima la scelta di lasciare in lingua originale (albanese e curdo) alcune scene, rese così più realistiche.
Nove gli episodi disponibili sulla piattaforma NowTv, tutti di quasi un’ora eccetto il primo, di circa 90 minuti.
Un consiglio: se all’inizio avete qualche perplessità, liquidando GANGS OF LONDON come la solita serie di criminalita’ organizzata, state commettendo un errore.
Non fermatevi, il pilot e solo l’introduzione alle vicende e alla conoscenza dei personaggi.
Dal secondo episodio sarete catapultati in una storia da togliere il fiato.
Please, aspettiamo la seconda stagione, sperando che sia all’altezza della prima.
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