Stavolta gli spagnoli hanno dato una lezione agli americani: con LA CASA DI CARTA, perla di Netflix, hanno dimostrato che anche in Europa si possono produrre serie di qualità sotto ogni profilo: trama, approfondimento psicologico dei personaggi, fotografia (i colori sono accesi, così lontani dalle atmosfere rarefatte dei serial nordeuropei) e un montaggio che segue la strada della tensione e dell’adrenalina.
Una banda compie una rapina, con tanto di ostaggi, alla Zecca di Stato: vuole stampare banconote per poi fuggire scavando un tunnel.
La storia può sembrare classica, ma lo è solo in apparenza. Qui niente è normale: dai rapinatori, che per non riconoscersi a vicenda si sono dati i nomi di città, tutti con storie drammatiche alle spalle, agli ostaggi pronti a tutto per sopravvivere, agli incredibili eventi che vedono protagonista la banda nei giorni in cui tiene sotto scacco le autorità spagnole. Il piano, orchestrato nei minimi dettagli in quattro mesi trascorsi dai componenti – guidati dal Professore – in un vecchio cascinale, sembra perfetto ma non lo è. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. E alla fine noi spettatori ci sentiamo come gli spagnoli che seguono le imprese dei rapinatori alla tv, parteggiando per loro, non per la polizia. Anche quando si tenterà il colpo alla Banca di Spagna.
Sì, perché rappresentano la ribellione verso il sistema. Lo dice il Professore, a un certo punto, alla donna ispettore di cui si è innamorato suo malgrado, mettendo a rischio il piano: “La Banca Centrale Europea, in questi anni, ha stampato milioni di banconote non per la povera gente, ma per le banche. La chiamano iniezione di liquidità: io, rubando tutti questi soldi, ho dato una iniezione di liquidità al sistema, ai miei amici. Perché in fondo siamo tutti dei poveretti”.
Un consiglio: vedete LA CASA DI CARTA sospendendo l’incredulità. Qui tutto è improbabile e poco credibile: ma il divertimento, con un pizzico di morale di fondo, è assicurato. In barba ai critici, che hanno stroncato tutte le tre stagioni (e c’è da aspettarsi che lo faranno anche con la quarta uscita ieri), strabuzzando gli occhi di fronte a dati di ascolto che hanno fanno della CASA DE PAPEL un fenomeno mondiale.
Foto: Netflix / Everyeye
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