di Stefano Di Maria
PER ELISA – IL CASO CLAPS, trasmessa da Raiuno e disponibile coi suoi sei episodi da 50 minuti su Raiplay, è una delle serie più interessanti di questo 2023. Sia per com’è stato ricostruito uno dei fatti di cronaca più drammatici – e per certi versi insoluti – dell’ultimo ventennio, sia per i temi su cui accende i riflettori del piccolo schermo: la lotta di una famiglia per la verità e la giustizia, il cono d’ombra nel quale le istituzioni si sono mosse in maniera del tutto inadeguata per trovare Elisa dopo la scomparsa, la responsabilità di chi difendendo un assassino ha contribuito alla morte di un’altra donna.
PER ELISA – IL CASO CLAPS – La vicenda
Tutto ha inizio nel settembre del 1993, quando a Potenza la giovane Elisa, allora quindicenne, incontra nella chiesa della santissima Trinità Danilo Restivo, un ragazzo strano, che taglia ciocche di capelli delle ragazze sui bus. Da quel momento scompare: non c’è più traccia di lei, mentre il tormento della famiglia si concentra su Danilo, l’ultimo ad averla vista, che però ha dalla sua il fatto che non ci siano prove per incriminarlo. Soprattutto in assenza di un corpo. Fino a quando, dopo diciassette anni, i resti della povera Elisa vengono trovati nel sottotetto della chiesa, incastrando Restivo non solo per quell’omicidio ma anche per quello di Eather Barnett, a Bournemouth, in Inghilterra, dove nel frattempo era andato a vivere con la sua compagna.
PER ELISA – IL CASO CLAPS – La recensione
La miniserie diretta da Marco Pontecorvo, tratta dal libro “Blood on the altar”, di Tobias Jones, è una fedele ricostruzione della scomparsa di una ragazza che aveva tutta la vita davanti, vittima di uno squilibrato (davvero inquietante l’interpretazione di Giulio Della Monica) che per troppo tempo è riuscito a farla franca grazie a complicità e omertà contro cui si sono battuti, senza farsi mai scoraggiare, mamma Filomena e il fratello Gildo.
La miniserie è il risultato di un accurato lavoro di scrittura, con la consulenza della famiglia Claps, e di un casting che ha affidato ad attori bravi e convincenti tutti i ruoli: da quello della protagonista, interpretata da Ludovica Ciaschetti, a quello di Gildo, impersonato da un Gianmarco Saurino decisamente da applausi; a vestire i panni di Filomena è l’altrettanto brava Anna Ferruzzo, affiancata da Vincenzo Ferrera (il marito Antonio), mentre Giacomo Giorgio (il Ciro di MARE FUORI) è Luciano, l’altro fratello di Elisa. C’è poi Francesco Acquaroli (SUBURRA), a suo agio nel ruolo del padre del serial killer, determinato a impedire che il figlio finisca in prigione.
Particolarità dello show, strutturato in maniera coinvolgente anche grazie alle colonne sonore di Matteo Buzzanca, è la contrapposizione tra la famiglia Claps, piegata ma sempre pronta a rialzarsi per continuare la sua battaglia contro i mulini a vento, e la famiglia Restivo, che aggrappandosi al dubbio è stata fin dall’inizio complice di Danilo. Puntando anche l’attenzione in ciò che di buono ha portato questa triste storia: la nascita di Penelope, associazione delle famiglie e degli amici degli scomparsi.
PER ELISA – IL CASO CLAPS non si può annoverare per qualità alle serie delle piattaforme dei colossi dello streaming, ma l’ottimo lavoro del team di produzione, del regista e degli attori ha alzato l’asticella della fiction ben sopra la media di quelle di Mamma Rai. Anzi, a nostro giudizio è uno dei migliori prodotti seriali di quest’anno, che racconta egregiamente una storia vera sollevando dubbi su malcelate complicità e responsabilità che non sono stati ancora risolti da quando furono ritrovati i resti della povera Elisa.
GIUDIZIO: 3/5
Trovate qui tutte le nostre recensioni
https://www.ilnotiziario.net/wp/serie-tv/
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube