di Stefano Di Maria
Se non l’avete ancora vista, vi segnaliamo una delle migliori serie Netflix del 2024, che vale la pena recuperare (come abbiamo fatto noi con colpevole ritardo): stiamo parlando di THE GENTLEMAN, opera di un Guy Ritchie (regista dei primi due episodi e produttore) in ottima forma, spin-off seriale del suo film del 2019. Protagonista è Theo James, già apprezzato nella prima stagione di THE WHITE LOTUS, qui in un’ambientazione completamente diversa, a suo agio fra gangster e nobiltà inglese.
THE GENTLEMAN – La Trama
Eddie Horniman (Theo James) eredita inaspettatamente i vasti terreni di campagna del padre, per poi scoprire che fanno parte di un impero della cannabis. Una serie di personaggi spiacevoli del mondo della mala britannica entra quindi in gioco per conquistarsi una fetta del giro d’affari.
Deciso a liberare la sua famiglia da questa morsa, Eddie cerca di battere i gangster al loro stesso gioco, ma finisce per scoprire che il mondo della criminalità non gli dispiace più di tanto.
THE GENTLEMAN – La recensione
La miniserie in otto episodi, di cui è stata confermata la seconda stagione, è il surreale ritratto della nobiltà decadente di oggi, ancorata alle radici di un passato fuori dal tempo e aperta alle azioni criminali più efferate. La produzione e il traffico di cannabis, benché siano centrali nella storia, sono solo la scusa per raccontare di due mondi, quello dei ricchi e dei criminali, distanti ma anche più vicini di quanto si creda. Sì, perché a muovere tutto è sempre e solo una cosa: il denaro.
Se però il protagonista ci prende gusto, vuol restare nel giro criminale, è per non morire di noia, è perché non può fare a meno del brivido: una versione estremizzata del desiderio comune – spesso irrealizzato – di vivere una vita intensa, non il grigiore di una quotidianità sempre uguale che ci consuma dentro. Vedere Eddie in azione, per noi spettatori, è come una rivalsa. E’ come se ci illudesse che, in un altro mondo e in un’altra vita, saremmo potuti essere come lui.
Il ritmo è serrato, non concede tregua, eppure l’impressione è che sia stato allungato il brodo, come se Guy Ritchie si divertisse a riproporre oltre misura il suo stile e i suoi tipici personaggi: come un bambino che non vuol mollare il suo giocattolo. THE GENTLEMAN resta comunque un’ottima serie per la sua fotografia patinata, la recitazione di un cast eccellente e ben assortito, la scrittura che ha qualche buco ma resta comunque convincente. Nella sua rappresentazione sopra le righe, surreale, pop, persino splatter, la serie funziona e lascia il segno. Non resta che attendere la seconda stagione.
GIUDIZIO: 3/5
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